VIDEO | La Ministra delle infrastrutture e dei trasporti prevede 40 milioni di euro sulla tratta Salerno Reggio-Calabria, a fronte dei 380 milioni stanziati sulla linea Milano-Venezia: «Inaccettabile disparità»
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«Ma quale alta velocità?» La tratta ferrata Salerno Reggio-Calabria ha un’altra velocità: passo di lumaca su una linea obsoleta che si vorrebbe riammodernare con 40 milioni di euro. Briciole se si considera che allo stesso scopo, sulla tratta Milano Venezia, la Ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli ha previsto uno stanziamento 380 milioni di euro.
Una disparità di trattamento che il circolo vibonese del “Movimento 24 agosto– Equità Territoriale” ispirato dallo scrittore Pino Aprile, non accetta.
Un dissenso che gli organizzatori hanno manifestato con un flash mob che si è svolto questa mattina davanti alla stazione di Vibo-Pizzo. Uno scalo quasi fantasma. Qui l’unico bar edicola ha serrato i battenti. Qui anche la biglietteria ha chiuso. I treni transitano, ma sono pochi quelli che si fermano. Qui la fermata dell’alta velocità non è un diritto ma diventa una conquista che si ottiene solo dopo le barricate.
La freccia rossa in Calabria, non ha abbattuto i tempi di percorrenza, considerato che lungo i vecchi binari, della nostra Regione, la velocità massima consentita è di 200 Km orari. L’obiettivo - affermano – «è sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’inesistente alta velocità sulla tratta Salerno-Reggio Calabria. La presenza dei Frecciarossa – evidenziano – non deve trarre in inganno. Non c’è diminuzione dei tempi di percorrenza, considerato che l’alta velocità presuppone linee ferroviarie diverse da quelle esistenti ed un’infrastruttura di rete al momento assente. Ciò che è cambiato è il prezzo del biglietto, in aumento di oltre il 40%, perché paghiamo – concludono – per la presenza dei Frecciarossa».