Non dà tregua l’ondata di maltempo che ha colpito la Calabria negli ultimi giorni e non è previsto un miglioramento neppure nei giorni a venire. Dopo piogge intese, temporali, venti di burrasca e mareggiate, il prossimo protagonista sarà il freddo polare. I forti venti e le mareggiate hanno provocato numerosi danni soprattutto nell’alto Tirreno e nel cosentino. A Petilia Policastro, una frana ha fatto crollare una palazzina e 35 persone sono state evacuate. Il presidente Oliverio ha già predisposto i sopralluoghi dei tecnici della Regione per valutare un eventuale stato di calamità.

 

Ma la situazione non sembra migliorare. L'Italia meridionale, infatti, è ancora inserita in una circolazione depressionaria alimentata da correnti fredde provenienti dalla Francia. Il tempo resta instabile con rovesci e temporali, localmente grandinigeni sulla costa tirrenica e piogge intermittenti nelle zone interne con nevicate fino a quote di medio bassa collina in Campania e fino a 700-900m tra Calabria e Sicilia. Per tutta la settimana si preannuncia un clima fortemente invernale per la discesa di un nuovo nucleo di aria polare che da martedì darà vita ad una circolazione di bassa pressione sul bacino del Mediterraneo.

 


In Sila la neve scende abbondante, a Camigliatello e Lorica la coltre bianca ha raggiunto i 50 centimetri. Mentre, sulle vette più alte si viaggia intorno ai 70/80 centimetri. Nel frattempo il Soccorso alpino di Calabria e Basilicata ha diramato la massima allerta per un elevato rischio valanghe. In particolare sul Pollino, dove una valanga di grandi dimensioni, sul Sirino, ha travolto i piloni della seggiovia. Da quanto riferito, inoltre, il forte vento ha creato cumuli di neve che potrebbero provocare ulteriori valanghe. Il soccorso ha quindi invitato gli escursionisti alla massima prudenza.