L’inquinamento delle acque marine non conosce limiti. La foto realizzata dal biologo marino Fabrizio Fabroni
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Un frigo alla deriva. L’inquinamento delle acque marine, la presenza di plastiche e altri rifiuti solidi in mare, è una questione sempre più pressante ed è accompagnata fortunatamente da una nuova consapevolezza sulla necessità di ridurre il fenomeno. Ma ciò che si è trovato di fonte il ricercatore e biologo marino vibonese Fabrizio Fabroni, a 4 miglia al largo del porto di Vibo Marina, ha del surreale. Un frigorifero. Che galleggiava tra le onde. Difficile immaginare come sia potuto arrivare fin lì. Fatto sta che, come fa notare lo stesso Fabroni che ha pubblicato il singolare avvistamento su Facebook, «qualche stronzo lo ha lasciato alla deriva e oltre al danno ambientale, questo schifoso mette a repentaglio la vita di chi va per mare». Lo scempio è stato segnalato alla Guardia costiera ma la dice lunga sulla mancanza di rispetto nei confronti dell’ambiente da parte di incivili che, non contenti di insozzare la terraferma, ora riversano anche in mare i loro scarti. Quel mare nel quale si dovrebbero avvistare balene, delfini e tartarughe e che, invece, si trova costretto ad accogliere anche tali nefandezze.