Dovrebbe tenersi mercoledì l’incontro tra il presidente della Sacal Giulio De Metrio e il suo Cda al fine di mettere a fuoco quanto sta accadendo. Prima l’accusa di privatizzazione lanciata tramite facebook da Occhiuto, poi la Pec altrettanto bollente dell’Enac e le accuse circostanziate con date e riferimenti normativi che vorrebbero la società aeroportuale avere peccato in termini di trasparenze e rispetto delle norme tanto da essere destinata a perdere lo scalo lametino ed essere oggetto di un esposto in Procura.

La società è blindata ma voci interne danno per certa la riunione del Cda. La riposta sulla vicenda da parte di Sacal è arrivata nella serata di sabato, poco più tardi quella di Lamezia Sviluppo, la parte privata che si trova ora ad avere un numero di quote tale da esserne il socio maggioritario. Entrambi hanno rimarcato la correttezza del proprio operato, la famiglia Caruso si è spinta anche oltre, garantendo che non ci saranno rischi per i lavoratori.

Ma i sindacati sono sul piede di guerra. Domani si terrà la conferenza della Cgil che da tempo denuncia manovre interne finalizzate alla privatizzazione della Sacal. Società che è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri, tre pubblici e due privati. I pubblici vengono nominati da Regione e Comune di Lamezia Terme, mentre il terzo a rotazione da Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Comune di Catanzaro,  Camera di Commercio di Catanzaro.

Quello che la parte sindacale chiede in particolare di sapere è perché nonostante la forte sollecitazione avviata sulla stampa non ci siano state risposte in merito al piano industriale chiesto e mai avuto in mano oltre che sulle prospettive future dello scalo.

Le perdite a causa della pandemia sono state enormi: una vera e propria debacle al termine di un anno lacrime e sangue che ha visto il trasporto aereo con le ganasce. La società ha chiuso l’anno con 8.535.344 euro di perdita. Dati da fare tremare i polsi discussi durante l’assemblea ordinaria nella quale si è messo sul tavolo il bilancio civilistico del 2020 alla presenza degli azionisti portatori di oltre il 92,672% del capitale sociale.