VIDEO | Il diritto ad una dimensione urbana dignitosa e vivibile al centro della mobilitazione che oggi ha portato i residenti dei vari quartieri della città dello Stretto in piazza Italia
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Rivendica un ruolo attivo e propositivo la cittadinanza oggi in piazza Italia per denunciare ancora una volta, in questa occasione unita e stimolata dai comitati di quartiere, la carenza di servizi essenziali e l'impossibilità di farsi ascoltare dalle Istituzioni, nonostante le continue richieste e le numerose sollecitazioni. Una protesta che si accompagna alla richiesta, ancora una volta, di interventi efficaci e tempestivi e di coinvolgimento nei processi decisionali e di accesso alle informazioni su come vengano gestite e spese le risorse pubbliche.
«Dopo avere incontrato l’Amministrazione comunale, avere esposto ancora una volta le criticità e avere appreso di difficoltà anche legate agli uffici amministrativi, abbiamo investito il prefetto Massimo Mariani della questione. Il Prefetto ci ha ricevuto e in quell’occasione abbiamo rinnovato la richiesta di un tavolo interistituzionale al quale sedere per farci ascoltare, partecipare, proporre e cercare insieme soluzioni. Attendiamo riscontri». Così Fabio Putortì, di Miti Unione del Sud che ha promosso la formazione della rete dei comitati di quartieri, che ha aperto la serie di interventi. Adesso si stanno avvicendando gli interventi della cittadinanza.
«Siamo sommersi dalla spazzatura e non c’è la facciamo più. Vogliamo risposte - dicono - e siamo stanchi di non essere ascoltati e di assistere solo ad annunci e promesse. Se gli amministratori non possono risolvere i nostri problemi, allora non hanno motivo di occupare gli scranni del Consiglio Comunale». Una delle parole chiare di questa mattinata è partecipazione ma la Città ha risposto solo in parte all’appello.
«Questa piazza avrebbe dovuto essere piena e invece molto si stufano ai social per denunciare e lasciano sempre gli stessi ad esporsi e ad impegnarsi», dicono ancora.
Microdiscariche diffuse e degrado ambientale, strade piene di buche, quartieri insicuri in cui anche la propria abitazione privata è esposta ad assalti, trasporti e infrastrutture inadeguate, assenza d'acqua, fiumare abbandonate e pericolose specie in caso di maltempo, zone completamente al buio, incompiute. Sono solo alcune delle gravi e annose problematiche che tutti i quartieri lamentano. I disagi patiti in tutte le zone sono notevoli e permanenti e ogni richiesta di dialogo inoltrata per la ricerca di una soluzione definitiva, si è rivelata solo uno svilente tentativo. «Come cittadini non dobbiamo demordere e dobbiamo comunque dare l’esempio, avere cura dei luoghi e denunciare chi invece li offende gettando rifiuti», hanno ribadito ancora.
Nella piazza circondata dalle sedi di Comune, Città Metropolitana e Prefettura, la cittadinanza manifestante intende rivendicare ascolto e attenzione e rinnovare la propria disponibilità a partecipare e ad essere coinvolta nelle scelte adottate per i territori, in quelle fasi di pianificazione e programmazione che evidentemente non hanno prodotto risultati fruibili e apprezzabili.
Proteste ma anche proposte e richieste di essere coinvolti nella pianificazione e nella programmazione affinché gli interventi siano risolutivi ed efficaci.