Il sottosegretario sottolinea: «Questione centrale nell'agenda europea grazie al governo Meloni». la vicepresidente della Regione, Princi: «Il Mediterraneo non diventi ecatombe di diritti negati»
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Le problematiche connesse al primo soccorso e all’accoglienza dei migranti che sbarcano sulle coste italiane chiamano le amministrazioni locali ad un impegno straordinario, di fronte al quale le normali procedure e prassi gestionali possono rivelarsi insufficienti e inadeguate. Per questo motivo l’Associazione dei Sindaci della Locride, con il patrocinio del Comune di Gerace, su progetto e organizzazione di Coim Idea ha inteso proporre una giornata di studio e approfondimento sul tema a cui hanno partecipato in collegamento telefonico il sottosegretario Wanda Ferro e in presenza il vicepresidente della Regione Giusy Princi.
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L'impegno della Regione
«In Calabria abbiamo 95 mila residenti extracomunitari, il 5% della popolazione – ha detto Princi - Credo sia necessario valorizzare il fenomeno in una chiave che costituisca un valore aggiunto e un’opportunità per i nostri centri. Il Mediterraneo non può diventare ecatombe di diritti negati. Come Regione, accanto alle politiche di sostegno, dobbiamo mettere in campo politiche di inclusione insieme a sindaci e associazioni».
Ferro e l'accoglienza indiscriminata
«Quando si parla di accoglienza – ha rimarcato Ferro - l’attenzione spesso finisce sul molo di un porto, e il giorno dopo si lasciano anime in lotta per la sopravvivenza. Per la solidarietà ci deve essere un gioco che veda tutte le istituzioni impegnarsi». Il sottosegretario catanzarese ha rivendicato con forza «L’impegno importante del governo Meloni, che ha posto la questione migratoria centrale nell’agenda europea. È un tema affrontato con un cambio di paradigma – ha evidenziato - basta con l’accoglienza indiscriminata che non c’entra nulla con la solidarietà; un contrasto forte all’immigrazione illegale che significa lotta al business dei trafficanti di vite umane e intensificare le aperture di corridoi umanitari per chi fugge dalle guerre e da persecuzioni».
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Le coste della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e la Locride in particolare, sono, dopo l’Isola di Lampedusa, il luogo di maggiore approdo di sbarchi di migranti soccorsi in mare in Italia. Di fronte a tale scenario, l’associazione dei primi cittadini ha inteso proporre una giornata di studio e approfondimento sul tema, un confronto tra i protagonisti del sistema di soccorso ed accoglienza ricercando paradigmi di lettura razionali del fenomeno che aiutino una gestione efficace ed efficiente degli interventi. «L’impegno dei sindaci è dettato dal fatto che non si tratta più di un’emergenza, ma di un fatto strutturale – ha evidenziato il presidente del comitato dei sindaci Giorgio Imperitura – noi ci stiamo attrezzando oggi abbiamo rafforzato i rapporti tra istituzioni e dare un segnale di disponibilità all’accoglienza per affrontare questo fenomeno».