VIDEO | Oggi è la giornata mondiale dei poveri voluta da Papa Francesco e mentre la pandemia continua ad acuire le diseguaglianze sociali ed economiche, a Catanzaro c'è chi, ogni giorno, silenziosamente, offre un pasto a chi versa in condizioni di disagio
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C’è un volontariato che si muove silenziosamente per aiutare chi stava già ai margini della società ma anche chi ci è finito per colpa della crisi dovuta alla pandemia. È un volontariato puro che prende forma nei locali della chiesa del Monte dei morti di Catanzaro.
Da fine ottobre qui ogni mattina intorno alle 10.00, dal lunedì al sabato, un gruppo di cittadini si ritrova per assicurare agli ultimi un pasto e un sorriso che, seppur nascosto dalla mascherina, arriva dritto al cuore di chi lo riceve.
È la “mensa del vescovo”, fortemente voluta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace, che si avvale del supporto dell’associazione “mons. Oscar Romero” di mons. Pino Silvestre e anche di donazioni volontarie per l’acquisto delle materie prime. «La povertà continua ad aumentare in una maniera rapida – spiega don Pino – quindi tutti hanno bisogno. E noi consegniamo il cestino a tutti coloro che si presentano qui».
Lo spirito del dono
Oggi è il turno di Angela, Anna Rita e Maria, sono loro a preparare i sacchetti e alle 12.00 si parte con le consegne che da 40 dei primi giorni, oggi sono più di 80. «Al di là del periodo legato alla pandemia, nella società c’è molta gente che non riesce a pranzare o cenare – racconta Maria - e molte volte anche se non è un pasto caldo, garantire questa possibilità credo sia un gesto di una umanità grandissima».
La persona al centro
Per ora il covid impone le distanze ma l’auspicio è che presto la mensa possa essere occasione di incontro: «Nel futuro noi abbiamo intenzione di preparare un pasto caldo, far sedere gli utenti al tavolo, servirli e conversare con loro. C’è la volontà ferma del nostro vescovo di fondare qui la “mensa del boccone del povero” sulla scia di quanto fatto a Palermo dal beato Giacomo Cusmano della congregazione dei missionari servi dei poveri, alla quale appartiene mons. Bertolone. L’obiettivo che vogliamo raggiungere - sottolinea don Pino - non è tanto quello di rispondere a una esigenza immediata che aiuti queste persone a sopravvivere quanto creare una relazione con loro e farlo come ci dice Papa Francesco, ovvero mettendo al centro la persona. Quando si crea questo tipo di relazione le famiglie si aprono con i volontari, con me come sacerdote, e si cerca di andare incontro alle loro necessità».
Giornata mondiale dei poveri
Intanto oggi, 15 novembre, in occasione della giornata mondiale del povero istituita 4 anni fa da Papa Francesco, la mensa eccezionalmente è rimasta aperta anche di domenica. «Alle 11 il nostro arcivescovo ha celebrato la messa nella chiesa del monte e a seguire lui stesso ha partecipato alla consegna dei cestini – spiega mons. Pino Silvestre -. C’è un messaggio bellissimo del Papa per questa giornata che vogliamo fare nostro: invita tutti noi a ricordare quello che Gesù dice nel vangelo, nel capitolo 25 di Matteo, ovvero “avevo fame e mi avete dato da mangiare”. Quindi non è un gesto filantropico il nostro ma è un comando che viene dal Signore nel Vangelo: vedere negli altri la sua immagine e prendere sulle nostre spalle le loro necessità e i loro bisogni».