La terna prefettizia nei mesi scorsi aveva sospeso le indennità e in alcuni casi chiesto il recupero delle somme per svariate migliaia di euro provocando una fuga di massa
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Il tentativo è quello di porre un argine all'emorragia di medici in costante fuoriuscita dal servizio di emergenza catanzarese. E così, nell'ambito dell'annunciata riorganizzazione del settore, la commissione prefettizia insediata ai vertici dell'azienda sanitaria di Catanzaro inizia ad assumere seri provvedimenti per sanare un vulnus che rischia di minare un imprescindibile presidio di sicurezza sul territorio: il 118.
Annus horribilis
Un sistema nei mesi scorsi messo alle corde dai prolungati cannoneggiamenti della stessa commissione prefettizia che aveva autorizzato la sospensione delle indennità corrisposte al personale convenzionato del 118 e in alcuni casi anche il recupero delle somme "indebitamente" percepite negli ultimi anni provocando la fuga di massa degli operatori.
In fuga
La fotografia scattata al 7 di dicembre racconta, infatti, di una carenza che rischia di pregiudicare pesantemente il servizio: all'appello mancano 25 unità di personale, una condizione che «potrebbe causare l'interruzione delle prestazioni e, di conseguenza, l'erogazione di un pubblico servizio nella considerazione che attualmente risulta difficile assicurare i regolari turni di servizio». E la soluzione al problema si avvia a definizione nella delibera di recente varata dalla terna commissariale che sembra intenzionata a muovere verso un cambio di passo rispetto al recente passato «assicurando nell'immediato il ripristino delle funzionalità del servizio».
Ripristino del servizio
La commissione prefettizia dà, quindi, mandato al settore Risorse Umane di predisporre gli atti volti ad indire un nuovo avviso per individuare personale in convenzione a tempo determinato; contestualmente, si dispone la predisposizione anche di un nuovo avviso per individuare dirigenti medici da destinare al servizio emergenza-urgenza.
Nuova linfa
In attesa dell'esito delle due procedure, però, la terna commissariale tenta di suturare l'emorragia di personale pescando personale dall'elenco dei candidati idonei predisposto dall'azienda nel novembre scorso volto al conferimento di incarichi libero professionali: nuova linfa ad un servizio ormai in ginocchio. La delibera porta la firma del presidente della commissione, Luisa Latella, e dei due componenti, Salvatore Gullì e Carmelo Marcello Musolino, e rappresenta un atto di indirizzo chiaro della volontà di ripristinare un servizio di importanza vitale sul territorio.