VIDEO-FOTO | Il Museo archeologico nazionale di Reggio apre le porte al progetto “La Calabria con i miei occhi”. Gli scatti con Daniel e Manuel accanto ai Bronzi di Riace, intanto ecco le prossime location scelte per valorizzare le bellezze della regione
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Belli come i Bronzi di Riace. Una bellezza pura, autentica, che tocca le corde più profonde dell'anima. Una bellezza esteriore che si fonde all'incanto di una bellezza interiore che si coglie anche solo con uno sguardo. "La Calabria con i miei occhi" è lo sguardo della forza, del coraggio, della fierezza. È il punto di vista dell'amore, verso la nostra terra, che esplode in una gioia di vivere contagiosa e potente.
Questa mattina, di fianco ai Bronzi di Riace, sono stati presentati alla Calabria ed al mondo altri due bellissimi bronzi. Daniel e Manuel Sirianni sono due modelli che, grazie agli abiti ed alle creazioni dello stilista Salvatore Migale, ed al tocco artistico di Serena Gaudenzio e Sara Ladu, hanno prestato la loro immagine ed il loro volto per una causa nobile: un book fotografico, realizzato dai sontuosi scatti di Emanuele Tetto, per raccontare i tesori nascosti della nostra Calabria.
Daniel e Manuel hanno un grande tesoro dentro: un'anima pura che sogna, ama, vive. Un tesoro che tenta di celarsi dietro l'autismo, ma che straripa dal loro sguardo autentico. E quindi "La Calabria con i miei occhi" è la chiave di lettura per immagini più pura e semplice di una terra straordinaria. Uno sguardo d'amore per la nostra regione, che era anche lo sguardo della presidente Jole Santelli.
Jole, dal cielo, guida come una stella la sorella Paola che, grazie all'associazione nata in suo nome e di cui è presidente, ha voluto lanciare oggi dal Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria un progetto che vuole essere una visione positiva della disabilità che passa dall'inclusione totale nel mondo del lavoro, grazie all'arte ed alla bellezza. Un cammino illuminato anche dall'incontro con l'Associazione "Modelli si Nasce".
«È stato molto arduo scegliere le varie location, da valorizzare unendole assieme ai vari prodotti di punta della nostra terra» racconta, emozionata, Paola Santelli. «Gli attori principali, i modelli, sono dei meravigliosi ragazzi autistici. Abbiamo scelto una serie di location in giro per la Calabria: dal Parco della Lavanda di Morano, a Lorica, a San Lucido, passando per il Parco della Mongiana. Ora andremo a Gerace e oggi siamo qui. I ragazzi hanno posato con i Bronzi di Riace».
Il Museo archeologico, ed il suo direttore Fabrizio Sudano, hanno spalancato le porte alla fondazione Santelli per la realizzazione degli scatti fotografici: una importante collaborazione istituzionale che inorgoglisce tutti per la sua lungimiranza. «Ringrazio il direttore Sudano - afferma Paola Santelli - che, immediatamente con grandissima empatia, ha aderito al progetto e che oggi è qui con noi. Questo progetto promozionale deve essere per noi una versione positiva della disabilità. Questi ragazzi sono gli attori e con questo progetto possono avere una prospettiva, non solo loro ma anche le loro famiglie. È un book che ha tanto di speranza e bellezza, proprio come la nostra Calabria».
Altra collaborazione importante è quella con Rubbettino Editore, nonché quella con la Regione Calabria. «Oggi possiamo lanciare questo meraviglioso progetto grazie a queste importanti collaborazioni, e ad un finanziamento fortemente voluto dal presidente Occhiuto e dalla nostra Associazione».
Paola Santelli conclude ricordando la sorella Jole: «In tutti i nostri grandi progetti lei c'è sempre. Anche in questo, noi siamo andati a cercare le location più particolari, che lei tanto amava e voleva valorizzare. Questi ragazzi hanno colto nel segno, lanciando degli sguardi di forza, di orgoglio, tipici nostri calabresi, e poi tanto amore e calore per la nostra terra».
Dal sociale al mondo del lavoro. Manuel e Daniel Sirianni, come tanti ragazzi autistici, ognuno secondo il proprio talento, possono trovare reali sbocchi professionali di livello. Uno fra questi è proprio quello della moda, grazie all'impegno dell'associazione "Modelli si Nasce".
Una no profit che parte «sei anni fa - racconta la presidente Silvia Cento - e aiuta i ragazzi a diventare modelli e fotomodelli attraverso dei percorsi formativi studiati apposta per loro. Coinvolgiamo i ragazzi al cento per cento in un'inclusione fattiva e lavorativa. Non solo sociale, non come un qualcosa di ipotetico: l'intento dell'associazione è inserirli nel mondo del lavoro, specificamente nel mondo della moda, della pubblicità e delle sfilate».
«In questi giorni - prosegue Silvia Cento - abbiamo visitato in lungo e in largo tutta la Calabria con i nostri ragazzi e abbiamo notato che hanno una voglia incredibile di mostrarsi e di far vedere ciò che valgono. Li abbiamo anche un po' "torturati" in situazioni climatiche difficili, e loro hanno risposto bene perché hanno dentro di sé una voglia di mostrare a tutti il loro valore. Hanno delle potenzialità enormi e è giusto che il pubblico le veda e si accorga della loro presenza».
Una presenza che, difficilmente, può passare inosservata perché doppia: esteriore ma soprattutto interiore. I loro occhi, i loro sguardi, sono qualcosa di meraviglioso, perché lasciano trasparire tutta la loro forza, che è anche la forza, il coraggio e l'orgoglio della Calabria. Vederli felici e realizzati, come dei veri e propri professionisti quali aspirano a diventare anche con il contributo di questo progetto, è una emozione che difficilmente può essere spiegata a parole. Ed allora non resta che il silenzio, osservandoli nel loro essere se stessi e guardando la Calabria con i loro occhi: gli occhi della verità e della bellezza autentica.