I sindacati Fns Cisl, Cgil, Confsal dei Vigili del Fuoco della Calabria, rappresentati dai rispettivi segretari regionali Filippo Vilasi, Giuseppe Cilione ed Antonio Capozza, hanno proclamato lo stato di agitazione con una nota inviata al ministro dell’Interno ed ai vertici del Dipartimento per denunciare, come si legge in un documento, «una inaccettabile situazione di carenza del personale più volte lamentata. Le criticità che già oggi sono abbastanza sentite, saranno pericolosamente accentuate - è scritto - nei mesi a venire con l’approssimarsi della stagione estiva, periodo che mette ancor di più sotto pressione il dispositivo di soccorso con un numero di operatori ben al di sotto dell’organico reale previsto dall’ultimo dpcm del 2019».

 

«Urge accelerare nelle assunzioni per coprire i posti vacanti e - scrivono i sindacati - quelli come denunciato nello stato di agitazione che oggi per motivi di salute non sono più operativi nonostante l’Amministrazione li consideri in organico. Non è accettabile che un collega fino all’ultimo giorno di servizio, quindi in età avanzata, continui in prima fila a partecipare al soccorso tecnico urgente con tutti i rischi che ne derivano. Se il Governo dichiara che per assumere personale ci vogliono le risorse finanziarie ed al momento non sono sufficienti, noi rispondiamo con fermezza che i risparmi li dovrebbero fare altrove. D’altronde la politica italiana - è scritto - assorbe dei costi che in nessuna parte del mondo, certamente in un paese lungimirante non viene in mente di risparmiare sul soccorso, sulla sicurezza o sulla sanità».