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Parterre d’eccezione questa mattina nell’Aula Caldora dell’Università della Calabria. Per iniziativa del professor Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence ospitato nell’ateneo di Arcavacata, in concomitanza con l’anniversario della scomparsa di Aldo Moro, è in corso di svolgimento un seminario sul tema “Aldo Moro e l’intelligence – Il senso dello Stato e la responsabilità del potere”.
E’ presente Ciriaco De Mita, segretario nazionale della Democrazia Cristiana tra il 1982 ed il 1989 e Presidente del Consiglio dei Ministri alla fine degli anni ottanta. Partecipa alla manifestazione anche Luigi Zanda, capogruppo del Partito Democratico al Senato: «La scomparsa di Moro ha inciso fortemente sul futuro dell’Italia ed ha inciso in modo negativo – ha detto il senatore del Pd - Moro è stato un grande pensatore politico , con una grande visione di prospettiva. Aveva obiettivi strategici di ampio respiro – ha aggiunto Zanda - Dopo di lui nessuno ha raggiunto quel livello e quell’ampiezza di pensiero politico.
Oggi – ha sostenuto ancora Zanda – accanto a quella economica, c’è una grande crisi nella classe dirigente del paese, non soltanto sul piano politico ma, in generale, anche nel sistema produttivo, nel sistema delle rappresentanze. Si tratta di un fenomeno probabilmente non solo italiano, ma diffuso nella gran parte delle democrazie occidentali». Sui temi di attualità Zanda si dice convinto che «la legislatura terminerà a scadenza naturale» e sul provvedimento normativa relativo alla legittima difesa, appena licenziato dalla Camera e prossimo ad essere discusso a Palazzo Madama aggiunge: «Resterà invariato nella sostanza, ma se ci sarà l’opportunità di apportare correzioni migliorative, non ci tireremo indietro».
Salvatore Bruno