Una candidata si era sentita penalizzata, ma i giudici le hanno dato torto. Intanto però le votazioni sono state rinviate
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Il Tar della Calabria ha bocciato il ricorso di Antonella Massaro, studentessa dell’Unical candidata al Senato accademico nella lista di Unidea ed esclusa dalla commissione elettorale poiché non in regola con il pagamento delle tasse annuali. Assistita dall’avvocato Angelo Canino, la Massaro ha impugnato quella decisione, ritenendo che il solo versamento della prima rata di 16,50 euro, fosse sufficiente a regolarizzare la sua posizione. Ma la giustizia amministrativa le ha dato torto.
I passaggi sostanziali della sentenza
I magistrati non hanno avuto dubbi: «Tra le situazioni di irregolarità in cui lo studente può versare, ben rientra il mancato pagamento delle tasse – scrivono nel dispositivo - Prevede, infatti, l’art. 26 del R.D. n. 1269 del 1938 che lo studente che non sia in regola col pagamento delle tasse, sopratasse e contributi non può essere ammesso agli esami, né può essere iscritto al successivo anno di corso. Egli inoltre non può ottenere alcun certificato relativo alla sua carriera scolastica, nella parte cui si riferisce il predetto difetto di pagamento, né il congedo per trasferirsi ad altra università o istituto. Alla stregua di tali preclusioni – aggiunge il collegio giudicante nella sentenza - è pertanto innegabile che lo studente non regola con i versamenti debba qualificarsi come privo del requisito della regolare iscrizione».
Nessuna disparità di trattamento
Chiarita inoltre anche la presunta disparità di trattamento denunciata dalla Massaro rispetto ad un altro studente, Giuseppe Mobilio, regolarmente ammesso nelle liste dei candidati. «Il Mobilio e la Massaro – precisano i giudici - non si trovano affatto nella medesima situazione, in quanto il primo ha regolarizzato la propria posizione tributaria nei confronti dell’Università resistente in data 16.04.2018, ovvero in tempo utile per poter presentare la propria candidatura. Al contrario Massaro Antonella ha versato esclusivamente la prima tassa di iscrizione pari ad euro 16,50, omettendo il pagamento delle successive tre rate». Il ricorso infondato di Antonella Massaro ha comunque determinato la sospensione del voto. Le elezioni infatti, erano state fissate per il 16 e 17 maggio ma il Rettore, in attesa della pronuncia del Tar, aveva deciso di congelare le operazioni.
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