Si partirà con 6 auto e 20 scooter a diposizione della cittadinanza. Si presenta così il servizio di sharing mobility finanziato dalla Regione Calabria. La flotta è composta interamente da mezzi elettrici integrativi al Trasporto pubblico locale nell’area urbana di Cosenza-Rende, con particolare attenzione al Campus universitario di Arcavacata. Successivamente sarà esteso a Corigliano Rossano e Crotone. Partendo dalla stazione ferroviaria di Cosenza e dal piazzale delle autolinee, si potrà raggiungere l’università della Calabria. Il servizio verrà attivato da giugno a margine delle autorizzazioni mancanti da parte dei comuni e sarà fruibile con importanti sconti per gli abbonati mensili e annuali del Tpl.

Progetto Corrente

L’obiettivo del progetto “Corrente” è incentivare gli spostamenti sui mezzi pubblici essendo il tratto Cosenza-Rende-Università congestionato. Si spenderà poco e si inquinerà nulla. Insomma, dal punto di vista ambientale zero impatto. Presenti all’incontro l’assessore regionale ai Trasporti Emma Staine, Fabio Teti, il legale rappresentante della Tper S.p.A. che si è aggiudicata il servizio, Patrizia Piro, Prorettore dell’Unical, Rocco Carlomagno, presidente del Consorzio Autolinee Due e Giuseppe Piero, mobility manager dell’Unical. In collegamento Raimondo Orsini, direttore dell’Osservatorio nazionale Sharing Mobility del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ad ascoltare in platea con particolare interesse il commissario prefettizio di Rende Santi Giuffrè e l’assessore ai Trasporti di Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli.

Staine: «Soluzioni innovative e smart»

La sperimentazione di questo tipo di sharing mobility fa della Calabria una delle regioni pilota ed Emma Staine ne rivendica la paternità. «Il mio obiettivo è percorrere tutte le strade possibili per rendere la nostra terra più accessibile e offrire ai cittadini calabresi, ma anche a chi viene a visitarla, soluzioni innovative e smart per muoversi. Un percorso - ha spiegato - certamente ancora lungo, tutto è perfettibile, ma è fondamentale sapere che è cominciata la rivoluzione nell'ambito dei trasporti e delle politiche sociali che hanno come unico fondamento i servizi alla persona. Si è invertita la marcia, oggi costruiamo progetti e investiamo nei servizi perché crediamo che sia possibile una nuova narrazione di questa terra».

Le risorse in campo

L’assessore ha quindi snocciolato dei numeri: «Sono state destinate apposite risorse per la sharing mobility, pari a 1.954.522,75 euro complessivi. La Regione Calabria, insieme alla Toscana, è stata fra le prime ad avviare concretamente l'utilizzo delle risorse mediante la pubblicazione di un avviso per la concessione dei contributi. Successivamente tutte le risorse non utilizzate sono state programmate con una procedura negoziata a inviti e, in tale ambito, è stato approvato il progetto in questione, che coinvolge tre aree urbane e più operatori del trasporto pubblico».

I costi

Fabio Teti ha spiegato che «il costo è esclusivamente in relazione ai minuti di utilizzo e potranno sostare sulle strisce blu in maniera gratuita. Ci sarà quindi la ragionevole certezza del parcheggio. Rifacendoci alla città di Bologna, città molto più trafficata, parliamo di una corsa media in auto dal costo di 8 euro e con lo scooter di 4 euro. Qui si innesta il sostegno garantito dalla Regione Calabria: chi acquista l’abbonamento mensile al Tpl avrà 50 euro di utilizzo dello sharing mobility. Inoltre, le corse eccedenti saranno scontate del 50%. Gli studenti possono azzerare così le spese per le auto private».