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Carmine Saviano qualche tempo fa, in un’inchiesta per L’Espresso sull’attività delle lobby in Parlamento, chiedeva ad un lobbysta qual era la giornata tipo di un professionista di questo settore in giro per i palazzi del potere romano.
"Qui ci si muove su due livelli: quello dei dirigenti del ministero e quello dello staff del ministro –rispondeva il lobbysta- Il nostro compito è sollecitare l'interesse, raccontare una storia, suggerire modi possibili per affrontare determinate tematiche". Insomma, lo staff di un Ministro, di un Premier o di un Presidente della Regione, nell’epoca della politica priva di ideologie, è diventato il crocevia di lobbysti, di imprenditori alla ricerca del business e quant’altro.
E in Calabria? Beh, in Calabria siamo molto più avanti, questa è la regione dove un capo gabinetto del Presidente può facilmente diventare assessore regionale (giunta Chiaravalloti), oppure dove il capo della segreteria dell’attuale Presidente della Regione, può diventare quasi più importante del presidente stesso.
Il capo della segreteria di Mario Oliverio si chiama Franco Iacucci: al fianco di Oliverio fin dai tempi della presidenza della Provincia di Cosenza. La Regione, tuttavia, è un'altra entità. E, infatti, se del passaggio di Iacucci alla presidenza della provincia bruzia non si è accorto nessuno, da capo della segreteria del Presidente della Giunta Regionale, invece, è difficile passare inosservato. Il ruolo di Iacucci, tra l’altro, giorno dopo giorno ha sempre di più assunto i connotati di un ruolo diverso, sempre più politico, sempre più di potere.
Da Fincalabria, al dipartimento dell’Agricoltura, dal dipartimento del Lavoro a quello dei Fondi comunitari, da Calabria Verde ai Consorzi di Bonifica, nulla si muove se non è Iacucci a dare il via. Un potere, quello di Iacucci, fatto di relazioni particolari con i direttori generali dei dipartimenti e delle cosiddette società in house. Iacucci, inoltre, ha infilato suoi fedelissimi quasi in tutte le strutture speciali, da quelle degli assessori a quelle dei direttori generali, nulla si muove senza che Franco non sappia.
Lo scandalo giudiziario di Calabria Verde che ha coinvolto l’ex direttore generale Furgiuele ha portato anche all’arresto di Alfredo Allevato che, a detta dei soliti bene informati, rispondeva politicamente solo a Franco Iacucci. Il potere di Iacucci, dunque, sembra sia cresciuto in maniera esponenziale in questi due anni di governo regionale, a tal punto che, sono in molti ormai a scommettere che il Sindaco di Aiello stia seriamente pensando di fare quel salto politico che gli permetta di trovare posto nel firmamento del parlamentino calabrese. Tra l’altro nel PD il terreno è fertile, considerato le guerre correntizie tra bande, capi bastone e cordate varie che compongono quel partito, un potente capo segreteria potrebbe fare la differenza.
Ma c’è tempo. Per ora Iacucci tesse la sua tela fatta di relazioni, di alleanze, di sostegno ad amici e sodali nel ginepraio degli uffici regionali. Intanto nel PD i mal di pancia aumentano proporzionalmente al suo potere, i mugugni anche, soprattutto quelli di molti consiglieri regionali, i quali, si lamentano, sbottano, accettano malvolentieri che, per risolvere i loro problemi, debbano fare anticamera da Iacucci. Sarà per questo che da qualche mese, almeno dal punto di vista politico, Iacucci si ritrova sotto tiro nel suo partito. La fibrillazione, a quanto pare, è riconducibile alle elezioni amministrative di Cosenza, i sostenitori di Guccione, infatti, accusano Iacucci di aver sostenuto una lista, la stessa appoggiata anche dal gruppo iGreco, nella quale, è stata applicata sistematicamente la pratica del voto disgiunto, a vantaggio di Occhiuto.
“‘A Fra’ che ti serve…” recita un’espressione diventata famosa perché attribuita ad Andreotti quando vedeva arrivare il suo potente capo corrente nel Lazio, Franco Evangelisti. In Calabria, è probabile che si siano invertiti i ruoli? “’Ohi Marù che ti serve, potrebbe essere, invece, l’espressione di Franco Iacucci rivolgendosi a Oliverio? Forse. Tuttavia sono in tanti a sostenere che, mentre Oliverio si muove per la regione tra un’iniziativa e l’altra, Iacucci governa: anticamera piena, agenda fitta di appuntamenti. Non sappiamo dove si collochi la verità, certo è che, a lungo andare, la situazione potrebbe rivoltarsi contro lo stesso Oliverio. D’altronde, la storia insegna che sarà difficile di fronte a qualche scivolone, far credere, magari a babbo morto, che il titolare del palazzo non sapesse che il portiere fosse diventato capo condomino. Ai tempi di Nixon, l’inchiesta sullo scandalo Watergate che alla fine portò alle dimissioni dello stesso Presidente, iniziò con un’inchiesta giornalistica di Bob Woodward e Carl Bernstein, i quali, sull’argomento pubblicarono un libro dal titolo “All the president’s men”(Tutti gli uomini del Presidente), citando un verso della filastrocca di Humpty Dumpty “all the king’s men and all the king’s horses…” (tutti gli uomini del re e tutti i cavalli del re) e riferendolo all’estesa rete di collaboratori di Nixon coinvolta nell’inchiesta. Magari in Calabria non saranno “cavalli”, ma un ronzino che potrebbe scivolare da qualche parte si trova sempre.
Pablo