Tropea si conferma capitale del turismo anche d'inverno. Per il lungo ponte dell'Immacolata la maggior parte delle strutture alberghiere ha riaperto i battenti. Così come sono in piena attività gli esercizi commerciali. Ad attrarre i turisti sono le luminarie, uno dei punti di forza dell'amministrazione guidata dal sindaco Nino Macrì. E non mancano i mercatini di Natale, che hanno fatto immergere uno dei borghi più belli d'Italia nell'atmosfera natalizia.

Massimo Vasinton, presidente dell'associazione Albergatori di Tropea, è entusiasta della presenza dei turisti. «L'80% delle strutture ha riaperto - conferma -. Nei nostri alberghi sono presenti gruppi provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia. Turismo di prossimità. Visitatori che raggiungono la cittadina del Vibonese per ammirare le luminarie. Molte sono le prenotazioni last-minute. Ad influire - prosegue Vasinton - sono le condizioni meteo. Le belle giornate incentivano gli spostamenti. Da qualche anno a questa parte Tropea è una città viva anche d’inverno, con molti negozi e ristoranti aperti». 

Ma cosa fare a Tropea in questo periodo? «Oltre alle luminarie che sono ormai un'attrattiva, consigliamo ai nostri ospiti di visitare il centro storico, il santuario di Santa Maria dell'Isola. Ma suggeriamo anche di visitare l'hinterland, dalle grotte di Zungri a Pizzo, piuttosto che il faro di Capo Vaticano, solo per citare alcune delle bellezze del Vibonese». 

Tropea non è dunque solo mare. A spingere molti visitatori è anche il turismo enogastronomico. Menù a base di cipolla rossa e l'immancabile 'nduja di Spilinga, oltre ai dolci tipici del periodo natalizio. «Purtroppo si tratta solo di turismo di prossimità, persone che ci raggiungono dalle altre province calabresi o dalle regioni limitrofe prevalentemente in auto», dice rammaricato il presidente dell'associazione Albergatori. «Il più grande problema che affligge gli operatori turistici è l'assenza di voli internazionali che impedisce agli stranieri di venire in Calabria. Eppure richieste ne abbiamo tante - prosegue -. C'è una crescente domanda, che si scontra però con l'assenza di voli». Una richiesta di aiuto, l'ennesima, rivolta alla Regione Calabria, «al dipartimento Turismo e Sacal in particolare, che dovrebbero intensificare i collegamenti aerei anche in periodi di bassa stagione». «Ovviamente - sottolinea - il tutto dovrebbe essere concordato con le associazioni di categoria».

La parola d'ordine è programmazione. Lo sanno bene gli operatori che in questi giorni hanno già pianificato la stagione 2024. «Siamo già a buon punto con le prenotazioni per la prossima estate», prosegue Vasinton, che insiste sulla necessità di muoversi con largo anticipo, pensando già al 2025. «I collegamenti aerei si programmano per tempo. Bisogna individuare i Paesi target dove vogliamo promuovere la nostra offerta, ma farlo in sinergia con amministratori, operatori e Regione Calabria».

L'obiettivo è quello di destagionalizzare i flussi turistici. «Noi iniziamo la stagione turistica ad aprile per terminarla a ottobre. E tante prenotazioni arrivano anche nei mesi di marzo, dicembre e gennaio. Dieci mesi all'anno accogliamo turisti. Ma sia chiara una cosa, quando parliamo di Tropea - rimarca - parliamo di Calabria. I nostri ospiti non li teniamo chiusi nelle strutture, anzi li invitiamo ad andare a scoprire le bellezze della Regione. Questo fa lavorare tutti. Il turismo – ribadisce Massimo Vasinton - è il motore dell'economia calabrese e Tropea è il suo attrattore. Bisogna guardare avanti, che significa pianificare nuovi voli internazionali. Non c'è tempo da perdere».