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Saranno paralizzate le attività de tribunale di Cosenza dopo la decisione presa dagli avvocati penalisti della città bruzia di aderire ai cinque giorni di sciopero indetti a livello nazionale contro un disegno di legge, quello sulla riforma della giustizia penale, che mina, fanno sapere dalla Camera Penale di Cosenza, «le fondamenta del giusto processo. L'imputato detenuto - scrivono i penalisti - che non potrà, più, presenziare al processo in cui si deciderà la sua libertà è soltanto una delle aberrazioni della riforma del processo penale, con cui, in nome della razionalizzazione delle risorse amministrative, si violano i principi costituzionali e convenzionali del contraddittorio e della immediatezza, nonche' della presunzione di innocenza. L'imputato e la persona offesa con l'ulteriore riforma della prescrizione vedranno pregiudicato il loro diritto alla ragionevole durata del procedimento penale. Un disegno di legge che è sottoposto al voto di fiducia anche davanti alla Camera dei deputati, dunque, senza il dibattito parlamentare, unica garanzia di un'approfondita e meditata valutazione».
Francesco Pirillo