Aveva scelto di rifugiarsi in Italia il terrorista della strage di Berlino, ucciso questa notte alla stazione di Sesto San Giovanni. Un episodio che fa crescere l’allarme nel nostro paese. Le misure antiterrorismo sono già scattate, ma gli effetti degli attentati terroristici a Nizza e a Berlino solo per citare i più recenti, hanno finito per cambiare le abitudini degli italiani, troppo spaventati per partire. Così i viaggi oltre frontiera hanno subito un drastico calo. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto presentato da Demoskopica: 6 milioni di persone hanno deciso di rinunciare alle vacanze “fuori casa” di fine anno nelle città italiane o all’estero, preferendo le “più sicure” mura domestiche.


Secondo l’Italian Terrorism Infiltration la Lombardia e il Lazio si confermano, le regioni più “esposte” al terrorismo. Basso il rischio in Calabria (1,03 punti), dove lo scorso anno un siriano già in carcere con l’accusa di essere stato lo scafista in occasione di uno sbarco di migranti, è stato destinatario di un provvedimento di fermo per terrorismo internazionale.

Oltre il 75% dei cittadini teme attentati, la paura maggiore sembra essere avvertita al Sud, dove è presente una delle maggiori comunità di iracheni (441 individui) e siriani (702 individui). Un timore che spinge più della metà della popolazione a ritenere necessaria la chiusura delle frontiere del nostro Paese per non far giungere nuovi immigrati dai paesi a maggiore “vocazione terroristica”.