La lunga storia di Squillace, centro posizionato sul versante ionico del punto più stretto della Calabria (e di tutta Italia) e via istmica che unisce Lamezia Terme a Catanzaro, è al centro di "Italia, viaggio nella bellezza" in onda mercoledì 10 maggio alle 19.00 su Rai Storia.

 

La puntata, firmata da Eugenio Farioli Vecchioli, ripercorre le vicende della colonia marina fondata dai greci con il nome di Skylletion, diventata poi Scolacium, importante centro romano dotato di teatro, anfiteatri, edifici amministrativi e religiosi. In epoca tardo antica e altomedievale, la città conosce una o forse due rifondazioni: gli squillacesi abbandonano infatti la costa per rifugiarsi nell'entroterra, in altura, in un castrum protetto da mura.

 

Una vera e propria fuga dal mare, per allontanarsi dalle coste malariche prima, e successivamente per sfuggire alle incursioni degli arabi. E così, dal VI all'XI secolo, sotto il dominio bizantino, Squillace vive una "seconda vita", lontana dal mare, isolata, con forme di economia fortemente autarchiche. Saranno i normanni, alla fine dell'XI secolo, a ripopolare l'antico sito costiero di Scolacium, costruendovi una spettacolare abbazia incompiuta, l'imponente chiesa di Santa Maria della Roccella. Oggi, il Parco Archeologico di Scolacium - vero e proprio polmone verde di quel tratto di costa ionica racchiuso nell'ampio golfo di Squillace - conserva le tracce di questa affascinante storia. (AGI)