William Viali
 
 
È lui l’artefice primo della salvezza del Cosenza. «Futuro? Finora non ne abbiamo mai parlato perché eravamo concentrati alla salvezza», ha detto il mister. «Ma ci sono aspetti anche personali da considerare. Io, ad esempio, non vedo la mia famiglia da 40 giorni». Complimenti Viali, anche perché per 40 giorni hai dovuto vedere Guarascio invece che i tuoi cari: capiamo il tuo sconforto.
Fabrizio Fabiano
 
 
Il sindaco di Zumpano scende in guerra contro i furbetti in un paese dove oltre la metà degli impianti pubblicitari non è in regola. Non è più tollerabile «una concorrenza sleale portata avanti sulla pelle degli imprenditori in regola con i pagamenti». Fabrizio è un marziano: se tutti facessero come lui tre quarti degli imprenditori calabresi dovrebbero emigrare alle isole Cayman.
Anna Laura Orrico
 
 
La deputata 5Stelle è in prima fila nella battaglia in Giunta delle elezioni, dove, se passasse un emendamento sulla nullità delle schede, molti seggi verrebbero riassegnati al centrodestra, come nel caso di Cosenza: via la Orrico e vittoria servita su un piatto d’argento a Gentile. Una volta certe cose si facevano prima del voto, ora che la destra è al potere si possono fare pure dopo.
Pippo Callipo
 
Invece di tentare di vendere la squadra di volley a una cordata di imprenditori calabresi, o chiedere sostegno ai tifosi e alle istituzioni, semplicemente la chiude, manda tutto all’aria e regala il titolo della Superlega a Catania. Boh. Dopo trent’anni ciao ciao, e pure con la “comprensione” di Mangialavori e Limardo. C’è chi sognava di restare in Calabria: ma la voglia ce l’hanno fatta passare in un attimo.
Domenico Modafferi
 
 
Il sindaco di Africo è stato bacchettato dal Procuratore generale di Reggio, Dominijanni, per non aver citato la parola ‘ndrangheta durante l’inaugurazione della caserma dei carabinieri: «Un brutto messaggio». «Sono stato frainteso, la ‘ndrangheta fa schifo», ha replicato il sindaco. All’inaugurazione mancava il paese: a volte i brutti messaggi passano dalle parole, altre volte dalle assenze.
Elly Schlein
 
 
Ha perso le elezioni amministrative, un quasi cappotto, dopo aver illuso la sinistra, per qualche tempo, nei sondaggi. Certo, non è facile in pochi mesi ricucire una coalizione divisa, i possibili alleati si chiamano Conte, Renzi e Calenda e peggio non si può, ma Elly deve inventarsi qualcosa per fare un passo avanti: altrimenti il rischio è che l’Italia faccia un passo indietro. Nel Medioevo.