«Al termine di una lunga giornata di audizioni relative al dl Infrastrutture, c'è più di un sospetto che con il ponte sullo Stretto il governo stia apparecchiando un'operazione a dir poco rovinosa per il paese». Lo dichiarano i deputati M5s delle commissioni Ambiente-infrastrutture e trasporti: «Nonostante l'ad della 'Stretto di Messina Spa' Ciucci nelle vesti di pompiere, dalle altre testimonianze abbiamo contezza che almeno sin qui l'operato del ministro Salvini è a dir poco tragico. L'intero dossier è avvolto da un alone di incertezza, aggravato da una cronica mancanza di trasparenza: sui costi, sui tempi, sul progetto esecutivo, sulle lacune degli incartamenti sin qui presentati e sulla road map che l'esecutivo Meloni intende seguire».

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«Le perplessità evidenziate oggi dai geologi, dall'Anac, dai sindacati e dal comitato 'Invece del ponte' - aggiungono - sono le nostre. Le probabilità di veder partire il cantiere senza le dovute certezze sono altissime, per un'opera che rischia di costarci il doppio dei 15 miliardi preventivati e di rivelarsi inutile e non del tutto sicura. Il silenzio reiterato di Meloni sul dossier, del resto, è indicativo sui dubbi che tormentano lo stesso governo. Salvini si fermi un attimo, perché non stiamo giocando con i mattoncini Lego: senza un progetto esecutivo chiaro e con tutte le certezze tecniche del caso far partire il cantiere è lunare».