«Salvini e Ciucci sbagliano bersaglio quando attaccano Bonelli che denuncia l'inadeguatezza del progetto (cosiddetto) “definitivo e aggiornato” del ponte sullo Stretto. Sono Prestininzi e i membri del comitato scientifico nominato dalla stessa Società Stretto di Messina SpA nel loro “parere” a dire che la relazione di aggiornamento al progetto definitivo prodotta da Eurolink manca di studi fondamentali, auspica l'utilizzo di acciai differenti da quelli di progetto, non dà garanzie circa componenti essenziali, non ha usato modelli affidabili per la previsione degli effetti delle turbolenze del vento, non ha approfondito adeguatamente gli studi sismici, non ha considerato gli effetti potenziali di un maremoto (soprattutto nelle fasi di cantiere), e così via per ben 68 aspetti. Non si sa nemmeno se le rotaie progettate saranno stabili a sufficienza per il transito dei treni». Lo afferma una nota del comitato “Invece del ponte, cittadini per lo sviluppo sostenibile dell'area dello Stretto di Messina” già audito in Parlamento sul progetto, dopo lo scontro alla Camera tra Bonelli e Salvini.

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«Il parere espresso è “positivo, fatte salve le considerazioni, osservazioni e raccomandazioni del presente documento” – prosegue la nota –. In altre parole, il progetto approvato da SdM avrebbe dovuto essere bocciato e rifatto quasi interamente prima di passare all'esecutivo, perché le scelte progettuali realizzate non sono affatto definitive né nelle soluzioni tecniche né nelle scelte dei materiali, né, ovviamente, nei costi. Il parere tecnico del comitato scientifico è una richiesta di totale rifacimento di parti essenziali del progetto. E conferma in toto quanto denunciato dalla trasmissione Report: la relazione del progettista è una “lista della serva”, peraltro insufficiente, viste le quasi 70 “raccomandazioni”, di ciò che dovrebbe essere fatto per avere un progetto con un minimo di affidabilità. Al momento camminiamo sulle sabbie mobili, parola di Prestinizi &Co. Se poi Ciucci intende smentire i suoi tecnici, se la prenda con loro. E ripetere che gli studi per il ponte sullo Stretto sono già stati usati per altre opere non significa proprio nulla, visto che la dimensione dell'opera ne moltiplica la complessità e i costi in modo esponenziale».