Il volto del Pontefice sarà coperto con un velo bianco dall’arcivescovo Diego Ravelli, mentre oggetti simbolici del suo pontificato accompagnano la chiusura della bara. Supervisore e lettore del Rogito il Cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell
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Questa sera la Basilica di San Pietro, meta di pellegrinaggio incessante dopo la morte di Papa Francesco, ospiterà il rito di chiusura della sua bara, un momento di profonda spiritualità. Il volto del Pontefice sarà coperto da un velo bianco di seta, simbolo di purezza e distacco dal mondo, mentre accanto a lui saranno posti oggetti che narrano il suo pontificato: una borsa con le monete coniate durante il suo regno, medaglie d’argento e bronzo per ogni anno di ministero, e un tubo di metallo contenente il Rogito, che racconta le fasi salienti del suo pontificato. Questo rito, previsto dal cerimoniale vaticano, sigillerà il ministero terreno di un Papa che ha guidato la Chiesa con umiltà e coraggio.
Il simbolismo
Il velo bianco di seta, secondo il nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, rappresenta la purezza dell’anima che si prepara all’incontro con Dio e la speranza nella resurrezione. Coprire il volto del Papa significa “nasconderlo agli occhi impuri del mondo”, un gesto che protegge la sua dignità e sottolinea la sacralità del passaggio al giudizio divino.
Nella bara, una borsa di monete coniate durante il pontificato e medaglie d’argento e bronzo, una per ogni anno di ministero, testimonieranno il servizio di Francesco alla Chiesa universale. Un tubo di metallo sigillato custodirà il Rogito, un documento che riassume in maniera essenziali questi 12 anni di pontificato.
Il rito della velatura
Il compito di porre il velo bianco sul volto di Papa Francesco spetta all’arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, come stabilito dal cerimoniale. Ravelli eseguirà il gesto in presenza del Cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell, incaricato di supervisionare il rito e leggere il Rogito.
Solitamente, è presente anche il segretario particolare del Pontefice, come avvenne con monsignor Stanisław Dziwisz per Giovanni Paolo II nel 2005 e con l’arcivescovo Georg Gänswein per Benedetto XVI nel 2023. Per Papa Francesco potrebbe presenziare don Fabio Salerno, suo segretario particolare dal 2020 fino al giorno della scomparsa.
Un pontificato di misericordia
Eletto il 13 marzo 2013, Papa Francesco ha segnato un’epoca con il suo stile sobrio e il suo invito a una “Chiesa in uscita”, vicina agli ultimi e custode del creato. La sua morte ha suscitato cordoglio globale, attirando milioni di fedeli a Roma per l’ultimo saluto. Dopo la velatura e la sigillatura della bara, si attenderà il funerale solenne di domani nella Basilica di San Pietro, seguito dalla tumulazione in forma privata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, come da sue volontà.