Con l'associazione Il Cenacolo da oltre 20 anni offre sostegno ai bisognosi della Piana di Gioia Tauro e per Natale ha comprato 500 panettoni da distribuire: «Qui da noi, oltre agli stranieri, ci sono tante persone che non hanno occhi per piangere»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
«Dobbiamo amare di più, vedere la sofferenza degli altri, perché dove c'è la sofferenza c'è Gesù che soffre». A invocarlo è Bartolo Mercuri, “Papà Africa”, di ritorno da uno dei suoi innumerevoli viaggi a Roma, dove periodicamente trasporta con un camioncino quintali di arance, kiwi e mandarini per migliaia di persone senza fissa dimora della Capitale. L’uomo da più di vent’anni, tramite l’associazione “Il Cenacolo” con sede a Maropati nel Reggino, offre sostegno alle persone in difficoltà nella Piana di Gioia Tauro.
Il desiderio di aiutare i più svantaggiati con gesti concreti, lo spinge a compiere centinaia di chilometri per fare del bene dove c’è bisogno. Iniziative di solidarietà che aprono il cuore.
«I primi di gennaio ritorno a Roma a portare gli agrumi – ci spiega Bartolo –. Vado cinque-sei volte l'anno. Li acquisto oppure tante persone della zona me li offrono per i poveri. Vado lì per aiutare i senzatetto che stanno in strada privi di coperte, morti di freddo peggio dei nostri ragazzi della tendopoli. E quando porto questi agrumi per loro è una cosa speciale, perché nessuno glieli compra».
Ogni volta, a riceverlo in Vaticano è l’elemosiniere di Papa Francesco, Konrad Krajewsky, che, con associazioni caritatevoli del posto, lo aiuta in poche ore a distribuire gli alimenti agli indigenti della Capitale. Il gesto d’amore di Bartolo viene spesso contraccambiato con beni di prima necessità da portare in Calabria.
«Il cardinale mi ricambia con altre cose, l'altra volta, un 15 giorni fa, mi ha dato lo shampoo per tutti i ragazzi africani della tendopoli – riferisce Bartolo –. Nella nostra Piana ci sono tante persone che soffrono. Oltre agli stranieri, ci sono molti italiani che non hanno occhi per piangere. Per il periodo natalizio con la mia associazione abbiamo comprato oltre 500 panettoni da distribuire, perché tante persone non hanno neanche la possibilità di comprare un panettone da cinque euro. Il mio messaggio è quello di non essere indifferenti, Gesù dice amatevi gli uni gli altri come io amo voi. Amare gli ultimi è una cosa bellissima».