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«Dedico questo premio alla giovane di Melito Porto Salvo, vittima del branco e della barbarie. Le sono vicino, come sono vicino a tutte le vittime di abusi». Le prime parole di Monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio, hanno strappato l’applauso del numeroso pubblico presente in piazza a Paola in occasione della cerimonia di consegna del “Pacchero d’Argento”.
«Lo dico a chiare lettere - ha proseguito il presule - C’è incompatibilità tra il Vangelo e la 'ndrangheta. Chi si schiera contro i diritti della persona, chi commette reati odiosi, chi sfregia l'umanità con i propri comportamenti è contro la parola di Gesù». La manifestazione, condotta dai giornalisti Fiorenza Gonzales e Salvatore Bruno, è giunta alla settima edizione. E’ organizzata dall’Associazione Più di Cento - Tana per la Legalità, presieduta da Salvatore Magarò, il collaborazione con Giovanni Marzullo, segretario territoriale della Cisl. Oltre a Monsignor Savino sono stati premiati il magistrato Marisa Manzini, il massmediologo Klaus Davi, la cantastorie Francesca Prestia. Particolarmente prestigioso il parterre degli ospiti. Hanno partecipato il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il Questore Luigi Liguori, il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Marco Grazioli e il tenente colonnello Milko Verticchio, comandante del reparto operativo provinciale dei Carabinieri di Cosenza. La serata si era aperta con il saluto del sindaco di Paola Basilio Ferrari e con l'introduzione di Salvatore Magarò, già presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta e ideatore del Pacchero.
«Questa iniziativa ha l'obiettivo di chiamare a raccolta tutte le persone perbene che ci sono in Calabria - ha detto tra l’altro Magarò - Non è una passerella ma un’occasione per riflettere e ragionare su questo fenomeno che rappresenta per questo territorio una palla al piede. La 'ndrangheta è la principale causa del mancato sviluppo della Calabria».
Il massmediologo Klaus Davi, è stato premiato per il format “Gli Intoccabili” in onda sull'emittente televisiva regionale calabrese LaC. Il suo modo rivoluzionario di raccontare la 'ndrangheta, ha aperto uno squarcio nell'informazione. «Di 'ndrangheta si deve parlare a livello internazionale – ha ribadito – Perché la ‘ndrangheta è una questione internazionale. Il nostro dovere è quello di fare informazione, di svelare le trame, gli intrecci, le commistioni; di dare spazio e voce a chi la ‘ndrangheta la combatte sul campo tutti i giorni».
Struggente ed emozionante la proposizione del brano di Francesca Prestia “La Ballata di Lea” dedicato a Lea Garofalo dalla cantastorie calabrese.
Il “Pacchero d’Argento” è una creazione della gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino. La manifestazione è sostenuta dalla Banca di Credito Cooperativo Mediocrati.