Tutte le modifiche decise dalla giunta regionale. Il taglio di 79 autonomie rivisto dall'esecutivo apre a nuovi assetti e polemiche sul territorio. Modifiche limitate (o nulle) a Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia
Niente istituto monstre a Catanzaro, accorpamenti stravolti in provincia di Cosenza. Ecco come cambia la scuola in Calabria
Niente istituto monstre a Catanzaro, accorpamenti stravolti in provincia di Cosenza. Ecco come cambia la scuola in Calabria
Niente istituto monstre a Catanzaro, accorpamenti stravolti in provincia di Cosenza. Ecco come cambia la scuola in Calabria
Niente istituto monstre a Catanzaro, accorpamenti stravolti in provincia di Cosenza. Ecco come cambia la scuola in Calabria
Niente istituto monstre a Catanzaro, accorpamenti stravolti in provincia di Cosenza. Ecco come cambia la scuola in Calabria
Saltano alcuni accorpamenti – come quello monstre da 2mila studenti previsto a Catanzaro – ne restano altri. Cambia molto in provincia di Cosenza, con accorpamenti (sempre monstre) evitati tra Rende e il capoluogo e soprattutto a Corigliano Rossano, dove viene scongiurata la nascita di alcuni maxi istituti. Arrivano (e arriveranno) anche le polemiche, immancabili quando si tratta di rivedere l’assetto delle scuole. Uno per tutti, il j’accuse del sindaco di Acri Pino Capalbo, che parla di «decisione contro il diritto allo studio» e assegna un’etichetta politica alla decisione ratificata ieri dalla giunta regionale: «Ancora una volta – dice – vengono penalizzati, stranamente, i Comuni non amministrati dal centrodestra». Scontro a parte, il testo approvato venerdì dalla giunta regionale non può che confermare il numero di autonomie da sopprimere, fissato da un decreto che porta la data del 30 giugno 2023 e ne riconosce alla Calabria 281 per l’anno scolastico 2024-2025. Il “taglio” di 79 istituti era già deciso: le Provincie prima e la giunta Occhiuto poi hanno scelto quali. Il disegno complessivo suddivide così i tagli: 14 della Provincia di Catanzaro, 29 della Provincia di Cosenza, 8 della provincia di Crotone, 11 della Provincia di Vibo Valentia, 17 della Città metropolitana di Reggio Calabria. A valle di tavoli tecnici (il documento ne indica cinque in presenza e cinque online) e valutazione degli assetti, il dado è tratto. E prevede una rivisitazione parziale dei documenti approvati dalle amministrazioni provinciali. Ecco cosa cambia nel dettaglio.
Nel capoluogo salta, come detto, la nascita di un “nuovo” istituto da oltre duemila studenti con l’accorpamento del liceo Classico Galluppi con il convitto e l'istituto d'istruzione superiore De Nobili. La decisione della Cittadella prevede l’accorpamento al Convitto nazionale Galluppi del liceo classico Galluppi con la costituzione di un’istituzione scolastica di 1.392 alunni. Il De Nobili sarà invece accorpato al liceo scientifico Siciliani. Totale: 1.631 alunni.
Si cambia anche a Lamezia, con il mantenimento dell’Istituto nazionale di Stato nell’Is Costanzo di Decollatura, «dal momento che l’operazione di scorporo riduce il numero degli iscritti da 388 alunni a 266 alunni».
L’Istituto comprensivo Catanzaro Nord Est Manzoni viene invece accorpato all’Ic Mater Domini con individuazione della sede della dirigenza in quest’ultima istituzione scolastica (la Regione non ha preso in considerazione «i numeri basati su mere previsioni delle sezioni ospedaliere dell’IC Catanzaro Nord Est “Manzoni”».
Anche a Cosenza la Cittadella apporta cambiamenti. E per due di essi – Acri e San Fili – aggiunge la specifica «sentita la Provincia», che probabilmente non piacerà al sindaco Capalbo, dato che la presidente Rosaria Succurro è espressione del centrodestra. Queste le autonomie mantenute che vengono segnalate nel Piano approvato dalla giunta. Ci sono innanzitutto il Liceo scientifico “Pitagora” «che ha una popolazione scolastica di 1.354 alunni» e Liceo classico Rende "Da Fiore" «dal momento che l’operazione proposta nel Piano provinciale proponeva l’accorpamento con il Liceo scientifico "Pitagora" Rende e con il Cosentino-Todaro di Rende» avrebbe determinato la costituzione di un'autonomia di 2.146 alunni. Si “salva” anche l’istituto omnicomprensivo di Longobucco” «a causa delle condizioni di disagio e di isolamento dovuta agli eventi alluvionali del mese di maggio 2023 e considerato che i comuni di Longobucco e di Bocchigliero sono rispettivamente periferici e ultraperiferici». Mantiene l’autonomia l’Istituto comprensivo di Spezzano Albanese: l’accorpamento con l’altro istituto presente nel Comune non è in linea con gli indirizzi regionali.
Rimane anche l’Iis di Rossano, perché l’accorpamento con l’omologa scuola di Corigliano «avrebbe determinato la costituzione di un’autonomia scolastica di 1.962 alunni» (anche l’autonomia di Corigliano è ovviamente salva). Restano autonomi anche altri due istituti di Rossano (Iti-Ipa-Ita e Itas-Itc): in questo caso la Regione ha deciso di salvaguardare la specificità formativa dell’istituto agrario e l’accorpamento avrebbe creato un maxi istituto da 1.767 studenti.
La giunta regionale, sempre per restare a Cosenza, ha poi deciso una serie di accorpamenti: l’istituto superiore di Spezzano Albanese confluirà in quello di San Marco Argentano; il tecnico-commerciale di San Sosti (oggi afferente all’istituto comprensivo) entrerà nella nuova autonomia frutto dell’accorpamento tra l’Iis di Roggiano-Altomonte (che fa da accorpante) e l’istituto omnicomprensivo di Malvito. Di seguito: il Cosentino-Todaro sarà accorpato al “Mancini-Tommasi” di Cosenza. A Paola nascerà un istituto nato dalla fusione dell’Ipsia Pizzini-Pisani (accorpante) con le due accorpate Ipseoa e Liceo Scientifico Galilei.
Proteste in vista ad Acri per l’accorpamento di tre istituzioni scolastiche di secondo grado (Ipsia-Iti, Classico-scientifico “VJulia” e Liceo “Falcone). I Pes dell’istituto comprensivo di San Fili, invece, saranno accorpati all’Ic Montalto-Lattarico-Rota Greca.
A Crotone le modifiche apportate dalla Regione prevedono la riorganizzazione dell’Istituto omnicomprensivo Lilio di Cirò Marina attraverso l’accorpamento dei Pes del primo ciclo del “L. Lilio” (accorpante) all’Ic Crucoli Torretta e all’Ic “Giovanni XXIII” - Melissa e l’accorpamento dei Pes del secondo ciclo del “L. Lilio” (accorpata) all’Iis “Gangale” di Ciro Marina (accorpante). La Regione ha deciso anche l’accorpamento dell’Ic “Filottete” di Cirò Marina all’Ic “Casopero” dello stesso centro.
In provincia di Reggio Calabria cambia poco. La giunta regionale decide di acquisire tutte le variazioni richieste dalla Città metropolitana. Soltanto una riguarda la riorganizzazione: si tratta dell’accorpamento di due sezioni (una diurna e una serale) di Monasterare dell’Istituto “Umberto Zanotti Bianco” a due diversi istituti.
In provincia di Vibo Valentia non ci sono variazioni: la delibera approvata dalla giunta regionale «ritiene opportuno recepire il Piano approvato dall’amministrazione provinciale di Vibo Valentia».
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