Il 23 maggio si celebrerà il 31esimo anniversario della strage di Capaci. Un appuntamento che consente di consolidare gli obiettivi di legalità e di lotta senza quartiere alla criminalità organizzata
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Dopo il giro di boa, lo scorso anno, dei tre decenni dalla strage di Capaci, che venne compiuta il 23 maggio 1992, inizia un nuovo cammino con l’obiettivo sempre più saldo di battere definitivamente le mafie.
Martedì prossimo, dunque, in tutta Italia si celebrerà il nuovo memorial day in ricordo di Giovanni Falcone e di tutte le vittime di mafia. Le celebrazioni di questo anno, che trovano impulso nella Fondazione Falcone e hanno il loro baricentro a Palermo, città natale del magistrato, sono dedicate in particolar modo alla piccola Nadia Nencioni.
Aveva appena 9 anni quando fu uccisa dalla bomba di via dei Georgofili, a Firenze, nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, assassinata insieme alla sua famiglia. Nel corso della sua breve vita, Nadia aveva scritto una poesia intitolata Tramonto. Poesia alla quale i carabinieri del Ros si sono ispirati e nella quale hanno trovato le principali motivazioni per la cattura di Matteo Messina Denaro. “Tramonto” era infatti la parola in codice usata per l’operazione che ha poi portato all’arresto del superlatitante il 16 gennaio scorso. E “Il tramonto si avvicina” sarà anche il titolo delle celebrazioni di quest’anno.
La dedica dei Ros | La cattura di Messina Denaro aveva un nome in codice: Tramonto, come la poesia di Nadia uccisa a 9 anni
È proprio dalla cattura di Messina Denaro, infatti, che Maria Falcone, sorella del magistrato e presidente della fondazione Falcone, avvia la riflessione sul bilancio di questi ultimi trent'anni di impegno: «Abbiamo incontrato migliaia di giovani nelle scuole di tutta Italia in questi anni, ogni giorno penso e sono grata alle insegnanti per il lavoro instancabile di cura nei confronti della memoria dei fatti di allora e della promozione di un nuovo modello di società della giustizia e della fiducia, al contempo sono però consapevole che non basta ancora, non è sufficiente. La cattura del boss Messina Denaro rivela un'ampia porzione della società disposta ad aiutare i mafiosi, al Sud come al Nord, persone e professionisti consapevoli di fare affari con i boss e coi complici, a chiedere loro favori. - aggiunge Maria Falcone -. Oggi più che mai quindi serve agire nella comunità, perché contro la mafia non basta la legalità ma servono anche cultura, passione e impegno, sperimentando nuovi linguaggi e nuove forme di aggregazione civile, unendo le istituzioni e le imprese in questa nuova stagione della consapevolezza. Dobbiamo vincere la mafia, non soltanto contrastarla, restando lontani dal personalismo ed essendo di esempio, per coraggio e fantasia, restando autonomi».
Come ogni anno, anche il network LaC - da sempre in prima linea per la legalità e la lotta senza quartiere alla ‘ndrangheta - darà il suo contributo informativo alle celebrazioni in occasione delle celebrazioni nazionali, con servizi, approfondimenti e interviste che consentiranno di mettere ancora più a fuoco un obiettivo che riteniamo assolutamente prioritario per consentire alla Calabria e al Paese un definitivo ed epocale riscatto da ogni mafia.