Il commando ha ucciso tre persone, il testimone: «Dono andati nella stanza dove si trovavano, hanno sparato loro a bruciapelo e se ne sono andati». Per i palestinesi sono dei «martiri», ma per Israele erano «terroristi». Hamas: «Azione non resterà senza risposta»
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Le forze speciali israeliane hanno fatto irruzione all'interno dell'ospedale Avicenna di Jenin, nel nord della Cisgiordania, uccidendo tre persone. I militari erano travestiti al momento del blitz: «Uno era vestito da donna, l'altro da persona anziana, uno da staff del luogo mentre un altro ancora aveva in mano un seggiolino da bambino». Lo ha detto al quotidiano Haaretz una fonte medica del nosocomio. Un video diffuso sul web e ripreso dai media israeliani, mostra alcuni componenti del commando travestiti.
«Dopo che si sono riuniti al terzo piano, sono andati nella stanza dove c'erano i tre, hanno sparato loro a bruciapelo e se ne sono andati», ha aggiunto la fonte medica spiegando che in quello stesso reparto c'erano altre 10 persone e nessuno di loro è stato ferito. Secondo la stessa persona il video circolato sui social mostra la fine dei fatti, quando i tre hanno lasciato l'ospedale; inoltre, nessuno dell'ospedale si è accorto dell'ingresso delle forze speciali nel complesso medico.
Israele: «Uccisi terroristi che si nascondevano in ospedale»
«Tre martiri (sono stati) uccisi dalle forze di occupazione all'interno dell'ospedale di Avicenna», ha scritto il ministero della Sanità palestinese. Per gli israeliani si trattava invece di «tre terroristi» che si nascondevano nell'ospedale locale, indicando che il primo era «Mohammed Jalamneh, un terrorista di Hamas che progettava un attacco ispirato al 7 ottobre». Gli altri due sono - secondo la stessa fonte - Mohammed Ghazawi «un operativo dei Battaglioni Jenin» e suo fratello «Basel Ghazawi, della Jihad islamica»
L'esercito israeliano ha poi spiegato che Jalameh «aveva contatti con il quartier generale di Hamas all'estero». «Inoltre - ha aggiunto - aveva trasferito armi e munizioni ai terroristi per promuovere attacchi armati». Per lungo tempo - ha continuato l'esercito - «i sospettati si sono nascosti negli ospedali e li hanno usati come base per programmare attività terroristiche e condurre attacchi terroristici, nella convinzione che lo sfruttamento degli ospedali servisse loro come protezione contro le attività di controterrorismo della sicurezza israeliana. Questo - ha sottolineato - è un altro cinico esempio dell'uso delle aree civili e degli ospedali come rifugi e scudi umani da parte delle organizzazioni terroristiche»
Hamas: «Crimine vile, non resterà senza risposta»
«È un crimine vile che non sarà senza risposta». Lo ha sostenuto su Telegram Hamas che ha detto di «piangere i martiri» uccisi dall'esercito israeliano mentre si nascondevano in ospedale a Jenin. Secondo Hamas «le forze della resistenza, che hanno giurato di combattere l'occupazione fino alla sua espulsione, non sono intimidite dagli omicidi o dai crimini del nemico».