Il sindaco ed europarlamentare stamane al sit-in davanti al tribunale del Riesame insieme ad altri militanti ha esposto uno striscione con la scritta: “Migrare non è reato”
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"Maysoon libera, migrare non è reato". Recita così lo striscione tenuto in mano da Mimmo Lucano e da un gruppo di militanti in piazza Matteotti fuori dal tribunale di Catanzaro nel giorno dell’udienza al tribunale del Riesame per Maysoon Madji, l’attivista curda reclusa in carcere a Crotone.
Il sindaco di Riace ed europarlamentare ha annunciato di voler portare in Consiglio comunale la proposta per conferire a Maysoon la cittadinanza onoraria nel comune della Locride «per una combattente per la libertà e per il rispetto dei diritti umani - ha detto -. Ha pagato un prezzo molto alto, cioè perdere la libertà dallo scorso dicembre. Noi non perdiamo mai la speranza, convinti che il senso della giustizia si affermerà».
Il caso | Accusata di essere una scafista, a Catanzaro attesa la decisione del Riesame sull’attivista curda Maysoon Majidi
Lucano poi, prendendo spunto dal caso dei migranti trasferiti dall’Italia in Albania, ha svelato un episodio accaduto ieri proprio a Riace. «Una donna insieme ai suoi bambini si è presentata di mattina presto al villaggio globale proveniente da Padova dove un poliziotto ha pagato loro il viaggio - ha raccontato Lucano -. Ha scritto su un pezzo di carta il mio nome invitando loro a venirmi a trovare. La solidarietà non fa rumore, ma vorrei che questo poliziotto si facesse vivo, perché gesti del genere fanno rinascere la speranza».