“Ho l’impressione che molte associazioni abbiamo spostato il loro impegno, finendo solo per propagandare editoria. Mi sembra che si stiano vendendo troppi libri e che molte di queste siano diventate solo pubblicitarie dell’editoria”.

 

Poche parole ma dritte al punto. Il testimone di giustizia Rocco Mangiardi parla così dell’associazionismo anti racket in un un’intervista rilasciata a LaC. Il suo, specifica, non vuole essere un modo di fare di tutta l’erba un fascio, ma un modo per fare riflettere su una deriva che negli ultimi anni sta diventando sempre più quotidianità.


D’altronde la Calabria sforna ripetutamente libri sulla ‘ndrangheta e pullula di incontri di presentazione di questi, ma il numero di chi denuncia rimane sempre desolatamente basso.


Tiziana Bagnato