VIDEO | Accompagnato dalla deputata Anna Laura Orrico del M5S, l'autore del libro ha presentato la sua opera nel corso di un evento organizzato dal comitato popolare Santomarco
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Dai legami, sempre più stretti, che il comitato popolare Santomarco è riuscito ad intessere con altre realtà simili sparse per l’Italia, è nata la possibilità di invitare l’avvocato cilentano, Franco Maldonato, ad un incontro che ha preso vita a Paola nei giorni scorsi.
In occasione della presentazione del libro, intitolato “L’imbroglio, storia dell’Alta Velocità al Sud”, il giurista campano, per l’occasione affiancato dalla deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha discusso le tesi contenute nel suo libro inchiesta, basate prevalentemente sul dossier raccolto attorno al progetto per la nuova linea dell’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, imperniato soprattutto sulla tratta Battipaglia-Romagnano-Praia a Mare.
Ospitato nel capiente auditorium Ferrari, incastonato nel complesso che ospita il municipio, Maldonato è stato accolto dall’amministrazione comunale, presente con il sindaco Giovanni Politano e il consigliere Giovanni Mannarino a fare gli onori di casa dal tavolo dei relatori (seduti accanto al presidente del comitato Santomarco Vittorio Crocicchio).
La presentazione si è rivelata un utile punto di forza per sostenere le teorie di quanti - pur consapevoli della necessità di un’infrastruttura capace di supportare le nuove richieste provenienti, sul piano dei trasporti, dal mercato e dall’Europa - ritengono doverosa una progettualità fondata sul rispetto di tutti i crismi normativi in materia di ambiente, salute ed economicità.
Criticando aspramente l’impostazione scelta da quanti, facendosi scudo del Pnrr e delle conseguenti tempistiche accelerate di progettazione, hanno lambito – fino ad infrangerli in alcuni casi – i vincoli a tutela del territorio, l’avvocato Maldonato ha inteso dimostrare l’entità dello spreco di risorse e di opportunità, che si verrebbe a creare se si lasciasse costruire l’intera infrastruttura ferroviaria così com’è stata predisposta per il sud Italia. «Solo per tenere sotto controllo il dissesto idrogeologico – si legge nella prefazione a cura del celebre geologo Mario Tozzi – inevitabilmente accelerato da opere di questo tipo, si dovrebbe cementificare all’inverosimile quello che già Giustino Fortunato definiva “uno sfasciume pendulo”, riferendosi agli Appennini meridionali, così come opportunamente ricordato da Franco Maldonato che alla questione dedica un apposito capitolo di questo agile pamphlet».
Più pragmatica la posizione della deputata pentastellata Anna Laura Orrico, la quale si è detta disponibile a farsi portavoce di tutte le istanze e le risultanze dello studio di Maldonato in Parlamento, non escludendo la possibilità di proporre un’apposita commissione d’inchiesta, atta a fare luce sui diversi aspetti controversi che l’opera porta con sé.