«Due giorni intensi a Bruxelles per avviare i lavori, come donne democratiche, per una conferenza internazionale delle donne per la pace a 30 anni da Pechino. Un'iniziativa che, partendo dalle donne, miri a rafforzare il dialogo tra i popoli e contrastare la logica della violenza e della supremazia del più forte. Dalla forza delle donne nasce una nuova Europa di pace: che tuteli i diritti, anche di difesa, dei più deboli, ma non promuova il riarmo dei singoli Stati”. 

È quanto ha dichiarato Enza Bruno Bossio al ritorno da Bruxelles della delegazione, di cui ha fatto parte, delle donne democratiche. L' iniziativa, guidata dalla portavoce nazionale femminile del PD Roberta Mori, è stata organizzata d'intesa con la segreteria nazionale del partito. Già a fine gennaio, Mori insieme a Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del PD, si erano recate a Bruxelles per porre all'attenzione il tema dello svolgimento di una nuova conferenza internazionale per la pace sotto l'egida dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

A proseguire ed intensificare il lavoro avviato, nei giorni scorsi, la delegazione delle donne ha promosso una serie di incontri a livello istituzionale e politico, tra i quali quelli con gli eurodeputati del Pd, il direttore della Fondation For European Progressive Studies e la presidente del Comitato europeo delle regioni, l'ungherese Kata Tutto.

Roberta Mori ha sottolineato l'importanza di questo impegno: «Non c'è più tempo da perdere: l'Europa deve reagire con fermezza e unità per costruire un futuro di pace. Invitiamo istituzioni, politici e cittadini a unirsi a questo percorso di impegno civile internazionale per difendere i valori della democrazia e della convivenza pacifica».