«Il Covid-19 ha allontanato dalla mente quasi tutti gli altri problemi di salute qui in California come in Italia, ma spero che non dimenticheremo le decine di migliaia di persone in tutto il mondo che potrebbero morire quest'anno perché nessuno gli ha donato un cuore, un fegato o un altro organo». Lo afferma Reginald Green, il papà di Nicholas, il bambino americano di 7 anni ferito il 29 settembre '94 nel corso di un tentativo di rapina sull'Autostrada Salerno-Reggio Calabria e morto il primo ottobre successivo nell'ospedale di Messina. I suoi organi furono donati.

«Nostro figlio Nicholas Green - prosegue Reginald - salvò cinque vite, quattro delle quali di adolescenti e ha salvato dalla cecità altre due. Avendo incontrato i suoi riceventi, tutto quello che so è che se mia moglie Maggie ed io avessimo deciso che non erano un nostro problema, non ce lo saremmo mai perdonato. Domenica in Italia ci sarà la 'Giornata Nazionale per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule'. Spero che qualcuno di voi, leggendo questa lettera, andrà ad aggiungere il proprio nome a coloro che sono disposti a donare gli organi a persone che senza morirebbero».