VIDEO | Il presule campano, ospite di Cosenza Channel, ha condiviso riflessioni sulle iniziative realizzate, sulle prospettive future e sull’importanza di coltivare una sensibilità missionaria nella comunità cristiana
Tutti gli articoli di Attualità
Nell’intervista esclusiva con Cosenza Channel, Monsignor Stefano Rega, Vescovo della Diocesi di San Marco-Scalea, ha parlato della missione della Diocesi in Benin, un progetto di solidarietà attivo da oltre quarant’anni. Il Vescovo ha condiviso riflessioni sulle iniziative realizzate, sulle prospettive future e sull’importanza di coltivare una sensibilità missionaria nella comunità cristiana.
La missione in Benin: una testimonianza di carità concreta
«Siamo tornati qualche giorno fa dal Benin, dove la Diocesi, da circa 40 anni, sostiene un ospedale, iniziativa avviata sotto la guida di Monsignor Lauro. Ogni anno, attraverso raccolte fondi durante l’Avvento e la Quaresima, cerchiamo di accompagnare e sostenere questa realtà» ha spiegato Monsignor Rega.
Tra i risultati più recenti, il Vescovo ha sottolineato l’apertura di un reparto di dialisi: «È una delle urgenze primarie per questo territorio. Grazie a contributi esterni siamo riusciti a realizzare questa opera, dimostrando come la Diocesi riesca ad andare oltre i propri confini territoriali per rispondere ai bisogni di chi vive in situazioni di estrema necessità».
Un rapporto di scambio e collaborazione
La missione non si limita al sostegno economico, ma punta a creare legami profondi. «È stato un modo per intensificare i rapporti con il Vescovo locale e le suore che gestiscono l’ospedale, consolidando un gemellaggio che coinvolge anche alcuni sacerdoti originari del Benin che collaborano nella nostra Diocesi. L’obiettivo è arricchire reciprocamente le nostre esperienze pastorali, coinvolgendo seminaristi, sacerdoti e laici», ha aggiunto Monsignor Rega.
Riflessioni sull’essenziale
L’esperienza in Africa offre spunti di riflessione profondi: «Questi nostri fratelli e sorelle che non hanno nulla vivono una vita serena e piena di dignità. Quando chiedevamo loro in francese ‘Come va?’, rispondevano sempre: ‘Tutto bene, tutto bene’ Questo ci invita a ripensare al senso delle nostre vite, spesso appesantite da una ricerca eccessiva di beni materiali».
«Ciò che davvero conta nella vita non sono le cose materiali, ma le relazioni, la pace interiore e la fede. In Africa, capisci che l’essenziale è vivere con gratitudine e semplicità», ha sottolineato il Vescovo.
Un impegno per il futuro
Monsignor Rega ha evidenziato l'importanza di rispettare il contesto culturale locale: «Non dobbiamo imporre i nostri modelli, ma sostenere lo sviluppo rispettando le tradizioni e le usanze del posto. Lavoriamo per garantire dignità attraverso l’istruzione e la sanità, strumenti essenziali per l’autonomia delle persone. L’istruzione aiuta a conoscere i propri diritti e a costruire un futuro migliore».
Un episodio significativo ha riguardato la consegna di quaderni e penne a una scuola locale: «Per quei bambini, ricevere quaderni e penne è stato motivo di grande meraviglia e gioia. In un mondo dove diamo per scontati i nostri mezzi tecnologici, questo ci ricorda il valore delle piccole cose».
La missione come testimonianza del Vangelo
«Annunciare il Vangelo significa dare dignità: assicurare la salute, promuovere la cultura e offrire opportunità di crescita. Con la nostra presenza missionaria, cerchiamo di incarnare questi valori, portando non solo aiuti materiali, ma anche speranza e fede», ha concluso il Vescovo.
Un invito alla solidarietà e alla condivisione
Monsignor Stefano Rega ha ribadito l’importanza di vivere il Natale e le festività con un cuore aperto alla condivisione: «Ci siamo lasciati proprio scippare, direi io, citando anche il titolo di un libro, scippare le feste. Oggi Natale è diventato Babbo Natale, l'Epifania la Befana, il 15 agosto l'Assunta, il Ferragosto. Visto che queste feste religiose diventano solo feste di consumismo, ben venga che ci sia uno sviluppo economico, ben venga che ci siano momenti di convivialità, certamente anche nelle strade si respira un clima di festa, senza perdere di vista chi è il centro, il cuore di tutto, che è il Signore che viene per dirci che nonostante tutto Lui abita, sta con noi, ci accompagna e ci assiste».
Concludendo l’intervista, il Vescovo ha augurato un Santo Natale, invitando tutti a vivere questo tempo con gioia, pace e serenità, ricordando anche la figura di Monsignor Castrillo, già vescovo di San Marco.