Una delegazione di 15 figuranti è stata ricevuta dal Pontefice durante l'udienza generale del 14 dicembre, in occasione della celebrazione del primo presepe realizzato da San Francesco a Greccio
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Il Presepe vivente che si svolge ad Acri, in località Guglielmo, organizzato dall'Associazione Culturale Il Faro - Pietro Fusaro, ha vissuto un momento di grande emozione. Una delegazione di 15 figuranti, è stata accolta da Papa Francesco in Vaticano durante l'udienza generale del 14 dicembre, in occasione della celebrazione del primo presepe realizzato da San Francesco a Greccio.
Dopo il saluto e la benedizione del Pontefice ai "bambinelli" e ai presepisti nel Palazzo Apostolico, i figuranti hanno preso parte alla rappresentazione del Presepe Vivente di Roma. L'evento, che si è svolto sul sagrato della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, ha visto la partecipazione di circa 700 figuranti provenienti da tutta Italia, tutti in abiti tradizionali dell'anno zero.
Giorgio Sposato, presidente dell'Associazione “Il Faro-Pietro Fusaro”, ha commentato con emozione: «È stata un’esperienza unica e assai emozionante. Siamo onorati e orgogliosi di rappresentare la nostra terra davanti al Santo Padre». Sposato, tra i promotori dell’iniziativa, ha aggiunto: «Il nostro presepe è ormai una realtà consolidata, riconosciuta ben oltre i confini regionali. Racconta uno spaccato di vita contadina di un tempo, unendo cultura, tradizione, storia e semplicità».
La magia del Presepe vivente di Acri
Giunto quest’anno alla sua ottava edizione, il Presepe Vivente di Guglielmo-Acri si prepara a incantare i visitatori nei giorni 26 e 27 dicembre. Dalle 15:30 alle 20:00, i partecipanti potranno immergersi in una rappresentazione suggestiva, animata da circa 100 figuranti e 20 scene.
Il percorso conduce il pubblico in un viaggio nel passato, tra antichi mestieri, scenografie fedelmente ricostruite e suoni autentici dell’epoca. Si potranno ammirare il fabbro al lavoro, il falegname intento a tagliare il legno, le lavandaie al ruscello, i soldati romani che pattugliano il borgo e le filatrici impegnate a tessere la lana. Profumi di pietanze calde, accompagnati dalle melodie delle zampogne, completano l’esperienza sensoriale.