La Conferenza episcopale sollecita «un cambio di rotta di tutta la società calabrese» e ribadisce «l'assoluta incompatibilità tra Vangelo e 'ndrangheta»
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La notizia della pianificazione di un possibile attentato a danno del procuratore Nicola Gratteri e della sua famiglia ha suscitato preoccupazione e sdegno tra i vescovi della Conferenza episcopale calabra. I vescovi esprimono sentimenti di affetto e solidarietà nei confronti del magistrato calabrese, manifestando assoluta vicinanza al dottor Gratteri, «uomo di deciso rigore umano e perentorio impegno nella lotta alla criminalità organizzata, certi che il vile intento non scalfirà la sua dedizione e il comune impegno a favore della legalità in terra di Calabria».
I vescovi ribadiscono «l'assoluta incompatibilità tra Vangelo e 'ndrangheta, stigmatizzano la mentalità mafiosa mentre sollecitano, ancora una volta, gli uomini e le donne calabresi a un deciso cambio di rotta di tutta la società calabrese per salvaguardare il genuino futuro umano e culturale delle nuove generazioni».