VIDEO | Le risorse saranno destinate per rafforzare gli interventi nella Locride, in particolare l’azione dello sportello attivato nei mesi scorsi a Ardore Marina. Il presidio reggino “Angela Morabito” è l'unico in Calabria ad avere ottenuto risorse provenienti dall'evento musicale
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«Duecento ventotto mila euro a ciascuno dei sette centri antiviolenza individuati nel Sud, dove sappiamo esserci necessità di maggiori risorse. Si tratta dei centri di Casal di Principe, Conversano, Latina, Olbia, Palermo Potenza e Reggio Calabria. Il centro antiviolenza Angela Morabito di Reggio Calabria ha scommesso su un territorio difficile come la Locride. Affidiamo a loro questi fondi con il fine di sostenere concretamente il progetto di ascolto avviato. Non ci fermiamo qui, continueremo a lavorare per tenere alta l’attenzione su questo tema e ci rivedremo per farci raccontare come questa fiducia accordata dalle persone che hanno contribuito sia stata messa a frutto per tutelare le donne vittime di violenza e contribuire al loro riscatto».
Fiorella Mannoia, che ha inviato questo videomessaggio, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini, lo scorso 11 giugno all’arena Campovolo di Reggio Emilia, hanno cantato anche per le donne vittime di violenza nella Locride a Reggio Calabria. Il centro antiviolenza Angela Morabito della Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio, per affidabilità ed esperienza, con lo sportello attivato a Ardore Marina nei mesi scorsi, è infatti tra i sette centri del Sud, unico in Calabria, al quale è stata devoluta parte dell’incasso del grande evento musicale “Una. Nessuna. Centomila”. Le sette grandi artiste hanno calcato il palcoscenico insieme contro la violenza di genere per sostenere anche lo sviluppo di una progettualità pluriennale nell’area della Locride, come illustrato in conferenza stampa questa mattina nella biblioteca Gilda Trisolini di palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Potenziare i servizi nella Locride, territorio difficile
«Mi emoziona particolarmente essere qui per illustrare questa opportunità che il centro antiviolenza Angela Morabito di Reggio Calabriasi è guadagnata sul campo. Abbiamo dovuto procedere con una selezione che tenesse conto di una serie di criteri tra i quali quelli del radicamento sul territorio e delle risposte in termini di interventi e tutela che già fossero state fornite sul territorio, al fine di rafforzare un’azione già avviata e da implementare», ha spiegato Celeste Costantino, coordinatrice dell’osservatorio sulla Parità di Genere del ministero della Cultura.
«L’esperienza del centro antiviolenza Angela Morabito di Reggio Calabria non solo soddisfa questi criteri ma opera anche in un territorio difficile. Con la recente apertura dello sportello ad Ardore Marina, esso ha infatti intrapreso un percorso nella Locride, per noi contesto di fondamentale importanza in cui lavorare, vista l’assenza di strutture e punti di riferimento per donne in difficoltà. Le risorse serviranno, quindi, per potenziare l’intervento avviato in quel territorio così delicato. La violenza maschile sulle donne è un fenomeno che da parlamentare avevo approfondito con il lavoro certosino sui centri antiviolenza denominato “Restiamo vive”, e quindi per me è stato naturale occuparmene anche in questa circostanza. La violenza sulle donne costituisce poi anche uno degli elementi, non l’unico, da indagare rispetto al tema più ampio del gender gap, dello squilibrio di genere nei settori culturali di cui si occupa l’osservatorio sulla Parità di genere del Ministero della Cultura che in questo momento coordino. Resta, tuttavia, centrale la sfida di servizi e centri in grado di contrastare questo fenomeno che la pandemia ha acuito», ha spiegato ancora Celeste Costantino, coordinatrice dell’osservatorio sulla Parità di Genere del ministero della Cultura.
Affiancate, prevenire e comunicare
«La Locride patisce una serie di carenze anche dal punto di vista dell’accoglienza di donne vittime di violenza. Tante sono state le segnalazioni di donne senza mezzi al punto da non avere neppure la possibilità di prendere un treno per allontanarsi. Da qui l’idea di attivare uno sportello di ascolto ad Ardore Marina», ha spiegato Francesca Mallamaci, responsabile del centro antiviolenza Angela Morabito, già centro Castellini, della Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria.
«Con questi fondi implementeremo l’attività di affiancamento e investiremo su quello della prevenzione, declinata anche con interventi nelle scuole, della comunicazione e dello sviluppo dell’imprenditorialità per dare opportunità e possibilità concrete di cambiamento e conseguimento di autonomia alle donne. In particolare lavoreremo anche su quel territorio così complesso e deprivato di concerto con le forze dell’ordine per assicurare alle donne di potersi allontanare dai contesti in cui subiscono violenza ed essere accolte in un luogo sicuro. Dovremo lavorare molto su questo, dal momento che a oggi alcuna struttura è operativa e pronta per situazioni di questo tipo in quell'area. Il nostro lavoro già avviato, grazie a questi fondi potrà adesso essere implementato e sviluppato», ha concluso Francesca Mallamaci, responsabile del centro antiviolenza Angela Morabito, già centro Castellini, della Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria.
I lavori sono stati introdotti da Lucia Lipari per la Piccola Opera Papa Giovanni e sono stati scanditi anche dagli interventi di Pietro Siclari, presidente della stessa Piccola Opera e di Angela Martino, assessora alle Pari Opportunità del Comune reggino. Presente anche l’assessore al Welfare Demetrio Delfino, mentre procede l'iter per la realizzazione della Casa delle Donne che nel comune di Reggio Calabria avrà sede in un bene confiscato.