In occasione della Giornata mondiale della fibromialgia, la Regione Calabria aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dall'Associazione italiana sindrome fibromialgica tesa a non sottovalutare una malattia che colpisce milioni di italiani, ma che tutt’oggi risulta difficilmente diagnosticabile. 

«In questa Giornata, tante piazze italiane si colorano di viola per dare luce a questa malattia “invisibile”. Questa sera anche la facciata del palazzo della Cittadella regionale sarà illuminata di viola». È quanto si legge in una nota della Regione Calabria.

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Diversi i municipi e i monumenti che in tutta Italia si colorano di viola per dare un segnale d'attenzione.

Che cos'è la fibromialgia

La Fibromialgia (Fm) o Sindrome Fibromialgica è una condizione caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità. Viene definita 'sindrome' poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti. La causa esatta all’origine della FM non è nota, ma si ritiene possano essere coinvolti diversi fattori (biochimici, genetici, neurochimici, ambientali, ormonali, psicologici). La patogenesi della malattia è, infatti, un argomento molto discusso: non esistono ancora dati definitivi, ma molti studi cercano di approfondire l’interazione multifattoriale esistente alla base della malattia. In particolare, i ricercatori ritengono che nella Fm le sensazioni di dolore siano amplificate (o sia ridotto il loro controllo inibitorio) e che ciò influenzi il modo in cui il cervello elabora i segnali di dolore.

I sintomi a volte iniziano dopo un trauma fisico, un intervento chirurgico, un’infezione o uno stress psicologico. In altri casi, i segni della Fm compaiono gradualmente nel tempo, senza nessun evento traumatico scatenante. Le donne hanno una maggiore probabilità di sviluppare una Fm rispetto agli uomini, con un rapporto d’incidenza pari a circa 9:1 (F:M). La malattia colpisce approssimativamente 1,5-2 milioni di italiani e la fascia di età più colpita va dai 25 ai 55 anni. Nella Fm non sono presenti alterazioni degli esami di laboratorio o di altre indagini strumentali come radiografie o Tac; pertanto, la diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce.

Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la Fm è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. Questi studi hanno dimostrato che alcuni sintomi, come il dolore muscolo-scheletrico diffuso e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points) sono presenti nei pazienti affetti da Fm e non nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose.