L’audizione di Caruso nella I Commissione della Regione è stata rinviata. Intanto il tema della città unica si interseca a quello del nuovo ospedale e lo scontro politico, come al solito, si polarizza
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Domani non ci sarà l’audizione di Franz Caruso nella I Commissione – Affari istituzionali della Regione sul tema della fusione tra Cosenza, Rende, Castrolibero. L’appuntamento con l’inquilino principale di Palazzo dei Bruzi è stato rinviato alla settimana prossima. Nel mentre, tuttavia, la disputa che riguarda la localizzazione del nuovo ospedale bruzio sta rubando la scena al dibattito sulla città unica. Dove però è sorto il primo comitato spontaneo per il sì.
I due argomenti sono strettamente legati e lo scontro si è nuovamente polarizzato. Qualsiasi tema, del resto, in Calabria non prescinde più da controversie che viaggiano sull’asse centrodestra-centrosinistra. Ieri, ad esempio, se da un lato c’è stata una levata di scudi da parte di Giuseppe Ciacco, presidente della commissione Salute del Comune di Cosenza, dall’altro l’intera opposizione ha fatto sponda al Governatore Occhiuto sulla possibilità di portare il nuovo hub regionale nei pressi dell’Unical.
Il passaggio della nota congiunta della minoranza in cui si evidenziava che «se tale localizzazione dovesse comportare dei maggiori vantaggi sul piano logistico, sociale ed economico, la Regione avrebbe l’obbligo di realizzare lì il nosocomio» è un manifesto politico più che un semplice auspicio.
Città unica, nasce il primo comitato per il sì
La nuova area urbana disegnata dal centrodestra alla Cittadella è un nervo scoperto per Palazzo dei Bruzi, sebbene lo scenario dello scioglimento del centro di governo il primo febbraio 2025 sembra scongiurato. Almeno così pare dalla disponibilità data dai consiglieri regionali a trattare sulla data indicata per permettere all’attuale amministrazione di completare il mandato. A quel punto, tuttavia, potrebbe mancare l’incastro con Rende dove i commissari hanno la facoltà di prolungare il loro “soggiorno” in municipio oltre i 18 mesi iniziali.
Fatto sta che si è costituito nei giorni scorsi a Cosenza il primo comitato civico spontaneo «composto da liberi cittadini di diversa estrazione professionale e politica, paritetico tra le varie realtà territoriali coinvolte, a sostegno del progetto di legge regionale di fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero». Lo ha comunicato il neonato Comitato “Nuova Cosenza – Comitato per il sì”. Il presidente è Bruno Puppio, mentre Francesco Andrieri e Armando Parise sono rispettivamente vicepresidente e dirigente. Hanno aderito, tra gli altri, anche il docente Unical ed ex consigliere comunale di Rende Spartaco Pupo, e gli avvocati Annalisa Apicella e Michele Arnoni.