Sciaboliamo? Aprire una bottiglia di Champagne facendo saltare il collo con una lama non è una stravaganza da ricconi, anche se spesso a questo viene ridotto. È piuttosto un gesto guerriero, un rito che risale all’epoca napoleonica. Parliamo de’ Il sabrage, ossia dell’arte di sciabolare lo Champagne, attraverso la sabre, l’arma usata dagli Ussari polacchi di Napoleone Bonaparte. Lama che veniva impiegata anche per stappare le bottiglie e festeggiare una battaglia conclusa con successo.

La scena da immaginare è questa: una schiera di valorosi soldati che hanno appena finito una battaglia per difendere la propria terra e i propri cari. Hanno vinto e sono ancora vivi, stanno rientrando all’accampamento sul loro cavallo pieni di adrenalina ma felici: per questo sguainano la loro sciabola da combattimento e con un colpo secco, deciso e autoritario staccano il collo della bottiglia di Champagne, giusta ricompensa per la loro fatica, la vittoria e per un altro giorno da sopravvissuti. Per questo il Sabrage è una cosa seria, da conservare per momenti speciali da siglare con un gesto unico come questo. Un gesto da conoscere e praticare con cautela, eleganza e rispetto.

A Falerna, in provincia di Catanzaro, il Riva Restaurant Lounge Bar ha riscoperto questo antico rito sottraendolo alla banalità dell’ostentazione fine a se stessa.

A spiegare come è nata questa idea è Roberto Gallo, titolare del locale.
«Questo vecchio rito - spiega - suscita sempre gioia e stupore. Accende l’entusiasmo e fa brillare gli occhi, sigilla gli eventi e crea i ricordi, quelli che scaldano cuore e anima. Inoltre può essere la giusta ricompensa dopo una dura giornata di lavoro, per distendere i nervi, svuotare la mente e alleggerire l’animo. Serve per festeggiare le grandi vittorie, ma anche i piccoli traguardi di tutti i giorni. Al Riva, con i nostri collaboratori, siamo soliti festeggiare tutti i nostri eventi, piccoli e grandi e ogni traguardo raggiunto e ogni vetta conquistata». Così, ogni volta che una bottiglia veniva sciabolata, i clienti del Riva si incuriosivano e chiedevano se potevano partecipare».

«Ci siamo accorti presto – continua Gallo - che questo rituale creava unione e appartenenza. Per dedicargli la giusta cura ed attenzione, abbiamo pensato di creare uno spazio apposito nella nostra stuttura “La Stanza dello Champagne”, una sala lounge dai richiami di stile francesi (chiaramente senza esasperazioni di stile ma con richiami leggeri e di buon gusto) dedicata al consumo dello Champagne e alla sua degustazione, ai suoi abbinamenti gastronomici (sia solidi che liquidi, da anni sono ormai noti inostri cocktail champagne) e alla sua divulgazione e conoscenza. Circondata da vetrate e vista mare chiaramente, con tetto apribile per lo svolgimento di eventi sotto le stelle. Abbiamo anche pensato di attrezzare un angolo chiamato “Pozzo dei desideri” dove poter eseguire questo rito nel rispetto di tutte le regole di sicurezza».

Insomma, il sabrage è un gesto da conoscere e praticare con cautela, eleganza e rispetto, ma anche un modo per promuovere la cultura del vino e offrire percorsi di formazione per sommelier, con anche la collaborazione della Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) che è presente sul territorio con la delegazione Fisar Catanzaro mediante il Riva Restaurant & Lounge bar, sua sede ufficiale.