Il ricercatore di 38 anni è rientrato nell’ateneo in cui si era laureato dopo otto anni di dottorato di ricerca all’estero. Ecco su cosa punta il metodo che ha sviluppato e che si trova in fase sperimentale
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Quella di cui si è occupata oggi l’approfondimento Dentro la notizia andato in onda su LaCTv e condotto da Pier Paolo Cambareri (per rivedere la puntata clicca qui) è la storia di Marco Fiorillo, 38enne, calabrese, ricercatore di talento tornato all’Università della Calabria.
Fiorillo è un esempio di "rientro di cervelli", grazie alle politiche di reclutamento messe in campo dall'Unical per favorire il ritorno delle eccellenze di grande fama.
Dopo otto anni di dottorato di ricerca nelle università di Manchester e Salford, nel 2022 ha scelto di fare rientro all'Unical, dove si era laureato. Oggi è docente e ricercatore di Biochimica del dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione.
La sua ricerca
Il suo lavoro si focalizza su un tipo particolare di cancro al polmone: Fiorillo ne ha identificato una vulnerabilità che potrebbe essere sfruttata per sviluppare nuove terapie. Ovvero, si basa «sui mitocondri – ha spiegato – piccoli organuli cellulari che permettono alle cellule di respirare ma che consentono anche la sopravvivenza di cellule tumorali molto pericolose, chiamate cellule staminali cancerose, resistenti ai trattamenti antitumorali».
In una recente collaborazione internazionale con ricercatori greci e inglesi, Fiorillo e i suoi colleghi hanno dimostrato l'efficacia di alcuni composti nel ridurre la funzionalità mitocondriale solo nelle cellule tumorali, preservando le cellule sane. Si tratta di nuovi agenti terapeutici – ha sottolineato – che potrebbero contrastare i tumori avanzati e resistenti ai trattamenti convenzionali, riducendo le recidive e prevenendo la formazione di metastasi.
Il professore Fiorillo ha focalizzato sostanzialmente le sue attenzioni sulle mutazioni in un gene oncosoppressore chiamato “LKB1”, che causa un cambiamento significativo nel metabolismo cellulare: «A causa di questa mutazione, il tumore diventa resistente alle terapie standard. Abbiamo sviluppato due nuovi composti che si sono dimostrati efficaci nel colpire selettivamente queste cellule tumorali mutate. Attualmente lo studio condotto è nella fase di preclinica, ovvero nella conduzione di test per valutare la sicurezza e l'efficacia di questi nuovi composti prima di poterli testare sull'uomo».
L'oncologia di precisione, insomma, è l'ultima frontiera della ricerca medica contro i tumori.
Il messaggio ai giovani
Fiorillo ha concluso invitando i giovani studenti a cogliere le opportunità offerte dall'Università della Calabria e a seguire i propri interessi.