Sindacati e lavoratori in mobilitazione davanti alla biglietteria di Messina. Chiedono l'armonizzazione contrattuale sia per il personale navigante sia per quello di terra
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Corse ridotte delle navi sullo Stretto di Messina per uno sciopero proclamato dai dipendenti di Caronte&Tourist. Fino alle ore 17.00 le navi traghetto partono ogni 80 minuti. Sindacati e lavoratori manifestano con un presidio davanti alla biglietteria di Messina. I lavoratori chiedono l'armonizzazione contrattuale sia per il personale navigante sia per quello di terra.
«Primo sciopero del personale di Caronte &Tourist che reclama equità salariale, avviene all'interno dello stesso gruppo di assistere a contratti integrativi diversi che creano discriminità salariale tra lavoratori in un momento in cui la crisi economica nazionale e l'aumento del costo della vita per tutti è un problema», spiega Michele Barresi, segretario della Uil Trasporti.
Il sindacalista aggiunge come il problema riguarda anche altri vettori per questo serve un tavolo ampio: «Da tempo come Uil - prosegue - diciamo che serve un nuovo patto dello Stretto affinché non ci sia un mercato regolato dal costo del lavoro al ribasso». Oltre alla questione del personale di bordo c'è anche quella del personale di terra che attualmente lavora con contratto multiservizi, «a nostro avviso dovrebbe avere il contratto Confitarma» aggiunge poi Gianmarco Sposito della Filt Cgil. Per Letterio D'Amico segretario Fit Cisl occorre «diminuire il gap economico all'interno di Caronte&Tourist dove sono presenti diversi livelli salariali, c'è una disparita per questo si cerca l'armonizzazione di questi contratti». «Vogliamo l'armonizzazione a livello contrattuale, dal 2005 ad oggi è ferma», chiosa Rocco D'Aspromonte, segretario delle Rsu.