Invece di storcere il naso, alziamo i calici e brindiamo a Dario, al suo talento, e a una Calabria che raramente è stata così unita
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La Calabria raramente si unisce sotto un'unica bandiera, ma il disarmante talento e la semplicità di Dario Brunori hanno creato un raro momento di orgoglio collettivo. Quasi unanime.
Quasi, perché mentre Sanremo lo applaudiva, alcuni critici del "Gambero Rosso" hanno ben pensato di stroncare il suo vino. Una battuta amara, come a dire: "Non esageriamo con l’entusiasmo, non vogliamo volare troppo in alto, non possiamo farlo".
Ma siamo sicuri che il problema sia il vino? O è la nostra incapacità di festeggiare senza trovare il difetto? Forse il vino di Brunori non sarà perfetto, o forse no, ma sicuramente Dario Brunori ha un ingrediente che conta più di una recensione enologica: il cuore e il talento puro.
E allora, invece di storcere il naso, alziamo i calici e brindiamo a Dario Brunori, al suo talento, e a una Calabria che raramente è stata così unita, centrale, emozionata, emozionante e piena d'amore.