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CALABRIA - Non lascia un bel ricordo di sè l'estate 2014. Breve, segnata dal maltempo e dalle mareggiate, per gli imprenditori è stata una vera e propria maledizione. Il bilancio tracciato dal Sib parla chiaro. "La stagione estiva 2014 - dichiara il presidente Riccardo Borgo - per le imprese balneari è stata negativa, non solo a causa della crisi economica, ma soprattutto delle avverse condizioni meteorologiche". Male luglio, e peggio il mese di agosto "Abbiamo registrato un calo di presenze in spiaggia rispetto allo scorso anno - continua Borgo - dal 5 fino al 40%. Solo Puglia, Sardegna e Sicilia hanno potuto beneficiare di lunghi periodi di sole".
I danni alle strutture ricettive - Il maltempo non solo ha decimato le presenze di turisti, ma ha danneggiato molte strutture. "Tetti scoperchiati, lettini distrutti, ombrelloni e tende da riparare. - dichiara il presidente del Sib - spiagge cosi' deserte non si vedevano da anni e a farne le spese anche i lavoratori stagionali (-50mila), i consumi di bar e ristoranti, l'economia turistica in generale". Per il mese di settembre le tariffe dei servizi di spiaggia sono in saldo: gli sconti per lettini ed ombrelloni superano anche il 50%, ma la stagione estiva è irrimediabilmente compromessa
La stangata di settembre - "Molti imprenditori balneari sono in ginocchio, in modo particolare nelle zone più colpite dal maltempo - conclude Borgo - pertanto stiamo mettendo a punto le richieste da presentare sia alle Amministrazioni locali che all'Agenzia delle Entrate: sospensione per un anno del pagamento dell'imposta regionale, riduzione della Tari e un maggiore riconoscimento negli studi di settore delle situazioni climatiche sfavorevoli. Ci preoccupano, poi, le circa 300 imprese che a settembre si troveranno richieste di pagamento dei canoni demaniali sproporzionate e per le quali, dopo che in questi anni abbiamo ampiamente dimostratol'insopportabilità di tali cifre, è necessario trovare al più presto soluzioni definitive per evitare il rischio chiusura o fallimento". (lc)