Si tratta di un servizio gratuito messo a disposizione dal Comune. La consigliera con delega alle Politiche sociali Mannarino: «Obiettivo primario è la costruzione di una rete di solidarietà»
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«È stato sottoscritto nei giorni scorsi un protocollo tra il Comune di Castrolibero curato dal settore dei Servizi sociali e l’associazione Angsa Cosenza-Aps per la costituzione della “Stanza blu”, uno sportello di auto mutuo aiuto per famiglie con persone affette da disturbi dello spettro autistico». A darne notizia è Anna Giulia Mannarino, consigliera comunale di Castrolibero con delega alle Politiche sociali.
«Lo sportello d’ascolto – dice Mannarino – è un servizio totalmente gratuito che sarà di supporto ai genitori, mettendo a disposizione l’esperienza di altri genitori: le conoscenze del gruppo garantiscono un efficace sostegno reciproco con l’intento di creare uno spazio di condivisione emotiva, in cui sia possibile esprimere scorci di vita vissuta, paure e speranze».
«Ho voluto fortemente – prosegue la nota – che questo progetto approdasse nel Comune di Castrolibero, poiché ritengo che gli sportelli di auto mutuo aiuto abbiano la capacità di trasformare il tessuto sociale migliorando la qualità della vita dei singoli individui e della comunità. Il meccanismo si basa sull’intuizione che “chi è parte del problema è parte della soluzione”, ed ha come obiettivo primario la costruzione di una rete di solidarietà tra famiglie. D’altronde, ambizione dell’amministrazione è lavorare per fare di Castrolibero una città in cui sia diffusa la consapevolezza di appartenere ad una comunità in cui ciascuno può portare il proprio contributo per vincere la sfida dell’inclusione».
«Ringrazio il sindaco – conclude la consigliera – per aver condiviso con me questa iniziativa, la presidentessa dell’Angsa Cosenza-Aps Katia Spadafora, la dottoressa Marta Montanino, psicologa volontaria che farà da supporto al progetto e la dottoressa Anna Rita Guido, genitore, responsabile dello sportello, che sarà disponibile ad accogliere le famiglie. Auspico che questo progetto allarghi il più possibile le braccia alle famiglie interessate che potranno così sentirsi risorsa per sé e per gli altri».