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mercoledì 18 settembre 2024 | 21:21
Cultura

La pellicola - “Un volto nuovo per Polsi”, il docufilm che si spinge oltre i pregiudizi. La regista: «Basta coi regni della ’ndrangheta, i bambini sognano un roseo futuro» - Notizie

Il corto nasce all'interno del progetto ideato dalla scuola Pentimalli di Gioia Tauro in sinergia con quella San Luca Bovalino.  Angelica Artemisia Pedatella è tornata in Calabria da Roma per «dare una nuova narrazione alla nostra Terra»

di Giuseppe Mancini

La presentazione del docufilm Un nuovo volto per Polsi

Nel cuore dell’Aspromonte, in mattinata, presso la sala conferenze del Santuario della Madonna di Polsi si è svolta la presentazione ufficiale del progetto audiovisivo "Un volto per Polsi", con la regia di Angelica Artemisia Pedatella.Il docufilm nasce all'interno del progetto ideato da Francesca Moricca, professoressa della scuola Pentimalli di Gioia Tauro: «La volontà è di proseguire continuando a diffondere il messaggio educativo e di speranza, nella riscoperta del valore delle tradizioni».

Presente anche una rappresentanza di piccoli alunni

L’istituto comprensivo “Pentimalli” del dirigente Domenico Pirrotta e l’istituto comprensivo “San Luca – Bovalino” guidato da Daniela Perrone, nei mesi scorsi hanno promosso diversi incontri per andare al di là dei pregiudizi e riscoprire Polsi dal punto di vista storico, artistico e spirituale, scardinando l'immagine che vede il luogo Mariano nella frazione di San Luca, come un santuario della 'ndrangheta. La prospettiva nel prossimo futuro verrà condivisa anche con scuole siciliane.

All’evento odierno sono intervenuti il prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, la quale ha auspicato la cooperazione delle istituzioni affinché si realizzino i sogni dei bambini e ha sollecitato una nuova narrazione per Polsi, definita un’oasi di pace tra le dure montagne; il vescovo della diocesi di Locri-Gerace, Francesco Oliva, che si è detto commosso per il lavoro portato avanti nel segno della speranza e dell’educazione del giusto; il rettore del santuario, don Tonino Saraco, che ha sottolineato l’importanza di fornire un racconto diverso a Polsi, luogo d’incontro e preghiera, dove le cose stanno cambiando e la dimostrazione è data dai bambini attori principali del docufilm. Emozioni e interesse sono stati dimostrati dal Procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Casciaro, il Procuratore della Repubblica facente funzioni di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, il questore, Salvatore La Rosa, il comandante provinciale dei carabinieri, Cesario Totaro, il comandante provinciale della guardia di finanza, Agostino Tortora e dal commissario prefettizio del comune di San Luca, Rosario Fusaro.

Pedatella: «Se vuoi fare l'artista devi sapere chi sei»

La grande potenzialità della nuova narrazione di Polsi è stata percepita e abbracciata dalla regista del progetto audovisivo, Angelica Artemisia Pedatella. L’artista è originaria di Cosenza e attualmente vive a Lamezia, dopo esser tornata 4 anni fa da Roma. Nella capitale si è laureata in letteratura alla Sapienza, ha seguito corsi di regia e si è formata a 360 grandi diventando, tra l’altro, autrice, attrice e ballerina di danze popolari.«Prima pensavo che in Calabria non ci fosse niente, che per fare qualcosa di buono bisognasse andar via. Qui ci tornavo meno possibile – dichiara la regista –. Ad un certo punto, ho capito che stavo commettendo un grande errore, non conoscevo le mie radici e se vuoi fare l'artista devi sapere chi sei. Ho preso tutto e sono tornata a Lamezia». Qui ha creato la compagnia teatrale Ba 17, un’associazione di promozione culturale, attraverso cui un team di artisti ha avviato un nuovo racconto della Calabria, un autentico "Rinascimento calabrese". Tra le varie attività del gruppo c'è l'esplorazione del territorio, concependone la storia.

«In questo progetto i bambini sognano un futuro roseo»

«Il progetto a Polsi mi ha dato l'opportunità di continuare questa narrazione diversa della nostra Regione – spiega Angelica Artemisia Pedatella –. Ho realizzato questo docufilm particolare con una narrazione coinvolgente, in cui ci sono personaggi che si muovono liberamente in un contesto reale, con l'intenzione di riscoprire la Calabria. È un lavoro che dura 29 minuti, in cui San Luca, Polsi, Gioia Tauro, non sono più identificati come regni della 'ndrangheta, bensì come luoghi dove ci sono bambini che sognano un roseo futuro. È una prospettiva totalmente diversa in cerca della vera Calabria».

“Un volto nuovo per Polsi”, il docufilm si spinge oltre i pregiudizi: «Basta coi regni della 'ndrangheta, i bambini sognano un roseo futuro»

Gli attori principali del docufilm sono Selene Ruggiero, Natascja Marrano, Maria Carpino, con Domenico Pirrotta, Francesca Moricca, Maria Pitasi e Anna Chiara Valle. A margine del convegno odierno, la regista ha ballato una tarantella insieme ai danzatori del gruppo folk reggino "La Ginestra". Ha indossato un abito, realizzato dalla costumista Silvana Esposito, dal colore bianco simbolo di purezza e legalità, al fine di evidenziare che la tinta con cui deve essere rappresentata la Calabria non è quella nera criminale.