In tutta Italia ragazze e ragazzi sono scesi in piazza per chiedere maggiore attenzione alla politica sui temi ambientali
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Gli studenti di tutta Italia sono scesi di nuovo in piazza per manifestare contro il cambiamento climatico. L'inziativa si è tenuta anche nella città di Vibo Valentia: centinaia di ragazze e ragazzi hanno aderito al Global Strike for Climate, sfilando su corso Vittorio Emanuele III.
A due giorni dalle elezioni Politiche, la mobilitazione per il clima promossa dal movimento Fridays For Future vuole fare da megafono ad istanze che non vengono prese in considerazione dal dibattito pubblico. «Gli studenti e le studentesse – spiegano – si mobilitano ormai da anni per stimolare le istituzioni a riconoscere che la crisi climatica non è un evento casuale: è frutto di un sistema produttivo ed economico sfruttatore che fa profitto sul pianeta e sulla vita delle persone».
«Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una campagna elettorale vuota – dichiara Virginia Mancarella, coordinatrice nazionale Link-Coordinamento Universitario – con proposte spot che non sono andate al cuore delle questioni. Parlano tutti di sostenibilità ma nessuno che menzioni investimenti nella ricerca e nell’università. Come crediamo di poter affrontare la riconversione ecologica, la crisi energetica, parlando dell’energia nucleare invece di investire nel rinnovabile e nel trasporto pubblico gratuito? Ormai le università son sempre di più asservite alle logiche del mercato e finanziate soprattutto da privati con chiari interessi economici, quando le comunità accademiche dovrebbero essere il primo motore di uno sviluppo alternativo e di messa in critica della società».
«La politica nel nostro paese non ha chiara le priorità della nostra generazione, queste elezioni nazionali lo hanno dimostrato. Durante tutta la campagna elettorale abbiamo sentito parlare di giovani e di ambiente, ma mai interrogando davvero le priorità che le nuove generazioni hanno messo al centro del dibattito - sostiene Manuel Masucci, coordinatore nazionale Rete della Conoscenza – Negli ultimi mesi abbiamo assistito al disastro della Marmolada, alle alluvioni nelle Marche, alla siccità, alla crisi energetica conseguente alla guerra Russo-Ucraina con il caro bollette che mette in ginocchio moltissime famiglie, alla morte di ben 3 ragazzi durante stage “formativi” per mancanza di tutele e sicurezza».