Due sul litorale ionico e tre su quello tirrenico, ogni area si distingue per le proprie peculiarità tra cavallucci marini, tartarughe caretta caretta e paesaggi mozzafiato. Il commissario dell'ente che li raccoglie: «Stiamo lavorando tanto per salvaguardare il territorio» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Sono tutti da scoprire i cinque parchi marini regionali accorpati in un unico ente strumentale della Regione Calabria che ha come obiettivo la tutela, conservazione e valorizzazione delle aree parco. Si tratta di zone dalla straordinaria bellezza, con peculiarità e caratteristiche differenti che abbracciano 18 comuni calabresi: la baia di Soverato e la Costa dei gelsomini sul lato ionico, gli scogli di Isca, la Riviera dei cedri e i fondali di Capocozzo, Sant'Irene, Vibo marina - Pizzo, Capo Vaticano, Tropea sul lato tirrenico. «L’ente Parchi Marini nasce dall’accorpamento dei preesistenti cinque parchi regionali – spiega il commissario straordinario Ilario Treccosti -, che mantengono la perimetrazione individuata nelle leggi istitutive. L'accorpamento vero e proprio risale al 2018: dei cinque parchi con una propria identità giuridica ne è stato realizzato uno unico che li abbraccia tutti».
Le peculiarità dei 5 parchi
Per ogni area dunque una particolarità: la baia di Soverato si distingue per la presenza dei cavallucci marini; la Costa dei Gelsomini, che insiste nel tratto costiero compreso tra Capo Bruzzano a nord e Punta di Spropoli a sud, è da tempo area di nidificazione delle tartarughe marine “caretta caretta”. Gli scogli di Isca ricadono in una zona dalla inconfondibile bellezza paesaggistica, tra i comuni di Amantea e Belmonte Calabro, un vero e proprio scrigno di biodiversità. E infine i fondali tra Capocozzo e Tropea, uno degli esempi più belli di flora e fauna mediterranea. Insomma un patrimonio da salvaguardare e promuovere, anche attraverso i moderni canali di comunicazione: «Siamo un ente giovane e come tale siamo anche sui social – spiega il commissario Treccosti -, siamo già presenti su Facebook e Instagram e presto lo saremo anche su Twitter. Ma il principale veicolo di promozione resta il nostro sito web parchimarinicalabria.it».
Le attività di monitoraggio
Seppure giovane, l'ente ha già all'attivo diverse attività. L'ultima in ordine di tempo riguarda gli scogli di Isca: «Proprio pochi giorni fa è stato sottoscritto dal Parco Marino insieme all'Università della Calabria, dipartimento di chimica, e insieme al Flag la perla del Tirreno, un documento per la nascita di una “associazione temporanea di scopo”: i tre partner hanno partecipato ad un bando promosso dal dipartimento agricoltura ottenendo un finanziamento per depositare sul fondale degli scogli una serie di elementi che eviteranno la pesca a strascico, facendolo diventare zona di ripopolamento attraverso un'attività di monitoraggio e studio».
Uno studio sul cavalluccio marino
Ma non è tutto. Presto infatti, grazie ad un ulteriore finanziamento ottenuto di recente, su Soverato verrà condotto uno studio sul cavalluccio marino che riguarderà anche i fondali di Stalettì. «A settembre sottoscriveremo la convenzione con la Regione – fa sapere Treccosti - e quindi si procederà con il monitoraggio che servirà a creare nell'area del parco marino quello che fino a poco tempo fa era definito un “sito di interesse comunitario”, oggi “zona speciale di conservazione”. Una volta fatto questo chiederemo all'Europa di inserire il parco marino tra i siti protetti».
“Ogni lattina vale”
In un contesto del genere, l'ente per i Parchi Marini Regionali sta inoltre portando avanti una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta delle lattine in 100 stabilimenti balneari calabresi aderendo all'iniziativa “Ogni lattina vale” promuovendo le buone pratiche per un corretto smaltimento dei rifiuti, in particolare di lattine in alluminio, materiale riciclabile al 100% che se ben differenziato può essere facilmente trasformato in qualcosa di nuovo di lunga durata a costi ambientali particolarmente bassi. «L'anno scorso la città di Soverato ha lanciato l'iniziativa che quest'anno come Ente dei Parchi Marini Regionali abbiamo fatto nostra. Su 18 comuni siamo riusciti a coinvolgerne 11 e le quattro bandiere blu di Praia a mare, Diamante, Tropea e Soverato sono i capofila di questa iniziativa». Le lattine raccolte sulle spiagge calabresi nei due mesi di attività verranno impiegate per realizzare le “riciclette”, le ormai iconiche citybike ottenute con l’equivalente di 800 lattine riciclate. I risultati del progetto saranno presentati nel mese di settembre nell'ambito della “settimana della mobilità sostenibile”.
Presto la segnaletica
Dunque c'è tanto fermento intorno ad un ente che presto renderà facilmente riconoscibili i suoi cinque parchi marini: «Ad oggi non essendoci indicazioni terrestri e marine, i parchi non sono visibili - conclude Treccosti -. Proprio per questo a breve verrà realizzata e installata la segnaletica stradale con le indicazioni precise delle cinque aree. E nello stesso tempo abbiamo presentato un progetto alla Regione, finanziato, che presto verrà formalizzato, per posizionare a mare delle boe di segnalazione».