“Sento il dovere - dice Salvatore Mazzotta amministratore delegato della Ecosistem Srl, l'azienda di Lamezia coinvolta nell'inchiesta sui rifiuti illeciti lucani - di intervenire sulla vicenda Eni Viggiano, intanto per ribadire la correttezza dell’operato della azienda che rappresento. Mi rendo conto dell’imponente impatto mediatico e degli interessi in ballo che travalicano i confini regionali. E’ necessario però inquadrare i fatti e le relative responsabilità dei soggetti coinvolti nell’indagine, partendo da una serena ricostruzione degli stessi e da una attenta e puntigliosa lettura della documentazione agli atti, altrimenti si corre il rischio di emettere un giudizio sommario e di sbagliare".

"Per quanto ci riguarda - prosegue Mazzotta - non c’è stata alcuna violazione di legge o smaltimento illecito. Mi preme a tal proposito precisare alcuni aspetti di primaria importanza: innanzitutto il codice al rifiuto lo attribuisce per legge il produttore e la pericolosità del rifiuto viene stabilita dalle analisi chimiche di caratterizzazione dello stesso effettuate dai laboratori su commissione del produttore; le analisi poi vengono successivamente verificate dagli impianti di destino finale secondo le procedure dei rispettivi Piani di monitoraggio e controllo. L’Ecosistem è nella fattispecie appaltatore-trasportatore.

"Per tale motivo sono pronto, fin da subito, ad offrire tutta la collaborazione alla magistratura nel cui operato confidiamo ed agli organi di controllo. Nel contempo non posso accettare che vengano infangate e diffamate la reputazione e la onorabilità di una azienda, pluricertificata, che opera da oltre ventotto anni sul mercato, che rispetta l’ambiente, che da lavoro a centinai di persone e che non ha nulla da nascondere. I cancelli della Ecosistem srl - conclude l'amministratore - sono aperti da sempre”.