Cassano allo Ionio, Castrolibero, Lamezia Terme, Cosenza e Reggio Calabria le amministrazioni nel mirino della Regione. Non hanno provveduto ad individuare le discariche a servizio degli impianti
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Una riunione dai contenuti molto tecnici ma dal risultato decisamente politico. Già questo pomeriggio il dipartimento Ambiente della Regione Calabria è pronta a sottoporre alla giunta la richiesta di nomina di cinque commissari ad acta che, sostituendosi parzialmente alle funzioni dei Comuni, dovranno adempiere alle prescrizioni contenute nell'ordinanza contingibile e urgente emanata a settembre dal presidente della Regione, Mario Oliverio, per scongiurare il rischio di collasso del sistema dei rifiuti. Già lo scorso 22 novembre i Comuni inadempienti erano stati destinatari di una diffida e questa mattina alla Cittadella si è proceduto all'ultima verifica dello stato di attuazione del provvedimento presidenziale. In particolare, il Comune di Cosenza avrebbe dovuto istituire l'ecodistretto e individuare una discarica a servizio dell'impianto. La città Metropolitana di Reggio Calabria individuare un sito per la creazione della discarica a servizio dell'impianto di Siderno. Castrolibero, Cassano allo Ionio e Lamezia Terme avviare le procedure di ampliamento di nuovi spazi all'interno dei propri siti. Sono questi i Comuni per i quali la Regione chiederà la nomina dei commissari ad acta, che saranno nominati dalla giunta anche su proposta del dirigente del dipartimento Ambiente. Restano strettissimi i tempi per provvedere agli adempimenti tecnici dal momento che il 31 dicembre la Regione non deterrà più le deleghe sulla materia dei rifiuti ma transiteranno definitivamente nelle competenze degli Ambiti territoriali ottimali. Insomma resta altissima la tensione in un settore in cui l'emergenza sembra sempre dietro l'angolo, finita di recente anche nel mirino del Noe che ha avviato un'indagine.
Luana Costa