A denunciarlo l'associazione ambientalista Italia nostra, insospettita dal fatto che nell'area della discarica la vegetazione apparirebbe sofferente e rinsecchita
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«Lungo la scarpata della strada provinciale ricadente nel Comune di Verbicaro ci è stata segnalata una consistente discarica di rifiuti di vario genere disseminati da tempo e formante un ricettacolo di immondizia maleodorante». Comincia così l'ennesima denuncia dell'associazione ambientalista Italia nostra - sezione Tirreno cosentino, che da qualche tempo ha avviato una vera e propria campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono dei rifiuti, supportata da incessanti richieste di bonifica delle aree interessate.
L'ennesima discarica a cielo aperto
I rifiuti rinvenuti sarebbero di diverso materiale e risultano accumulati ed ammassati sul fondo, nascoste dalla vegetazione del bosco. Ma a rendere la situazione ancora più grave è «il fatto che nei rifiuti si riversano le acque provenienti dai versanti e quelle provenienti dai ruscellamenti laterali della strada provinciale raccolte in una tubazione di scolo», scrivono ancora gli attivisti di Italia nostra. Ed inoltre: «Tali acque imbevute dei rifiuti presenti, di cui non si conosce la natura e la pericolosità, vengono convogliate nel torrente Marino che confluisce nel Fiume Lao, il quale, come è noto, costituisce Area di interesse comunitario, ora anche Zona speciale di conservazione. Questo territorio a vocazione turistica non può tollerare che dai fiumi giungano a mare acque inquinate».
Eternit tra i rifiuti
Tra i materiali rinvenuti ci sarebbero anche dei tubi di eternit, le cui fibre, costituite prevalentemente di polvere di amianto, sono considerate particelle altamente cancerogene. Ad insospettire gli ambientalisti è il fatto che nell'area della discarica la vegetazione apparirebbe sofferente e rinsecchita, soprattutto se si fa il confronto con le aree circostanti, nelle quali alberi e macchia appaiono rigogliosi e folti.
Richiesta la bonifica dell'area
L'associazione presieduta da Roberto Laprovitera, dopo aver raccolto il materiale fotografico ha informato le autorità competenti: Comune di Verbicaro, Arpacal, carabinieri forestali e Asp di Cosenza. Inoltre è stata chiesta ufficialmente la verifica dei materiali, unitamente all'immediata bonifica dell'area, al fine di evitare ulteriori danni all’ambiente.